TORONTO - Secondo Statistics Canada, la provincia dell’Ontario ha perso - nel mese di marzo - ben 402.800 posti di lavoro. Di questi, 119.600 sono i posti di lavoro persi nel settore alberghiero e della ristorazione, 87.600 nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, 56.000 nell’assistenza sanitaria e sociale ed infine 32.000 posti di lavoro sono andati perduti - il mese scorso - nel settore manifatturiero. Di conseguenza, il tasso di disoccupazione in Ontario è cresciuto dal 5,5% al 7,6%.
È quindi cresciuto a 586.000 il numero delle persone rimaste disoccupate, con un aumento di 149.000 unità rispetto al mese di febbraio. La forza lavoro totale della provincia è così diminuita di 253.600 persone.
Nonostante la già gravissima pesantezza di queste cifre - davvero senza precedenti - sul prossimo futuro dell’economia dell’Ontario, esistono ulteriori preoccupazioni che questi numeri non riflettano ancora del tutto l’intera portata della crisi occupazionale provocata dalla pandemia di Covid-19 e dalle nuove norme per la sicurezza che hanno costretto alla chiusura migliaia e migliaia di attività commerciali e professionali nella provincia.
"Pensiamo che ci sarà un impatto molto più profondo, man mano che entriamo in aprile e vedremo il peso delle nuove normative sul distanziamento sociale" ha detto Pedro Antunes, capo economista del Board of Canada.
Il premier dell’Ontario, Doug Ford - durante il consueto briefing sulla pandemia di Covid-19, a Queen’s Park - ha ieri definito la perdita di posti di lavoro, avvenuta a marzo, come "un pugno allo stomaco" ed ha aggiunto che "le cose potrebbero peggiorare, ancor prima che possano migliorare".
Ford ha poi annunciato la creazione di un’apposita e speciale commissione per il recupero dell’occupazione in Ontario, progettata per aiutare l’economia della provincia a riprendersi dalla pandemia di coronavirus.
Il premier ha poi ricordato lo stanziamento di 52 milioni di dollari "destinati a sostenere le persone e le famiglie in crisi finanziaria, attraverso l’assistenza sociale. Questo finanziamento - ha sottolineato Ford - sosterrà coloro che non sono in grado di accedere all’assistenza federale (ossia il CERB, ndr) per coprire esigenze e necessità come quelle rappresentate dai costi alimentari, dall’atto, sino all’acquisto di medicine ed il pagamento di altri servizi essenziali, durante questo periodo di profonda crisi economica".