Ontario

Covid, case di cura abbandonate a se stesse: pochissime ispezioni

TORONTO – Nonostante l’allarme sia stato lanciato, la stragrande maggioranza delle unità di sanità pubblica in Ontario non sta implementando i provvedimenti contro gli operatori dell’assistenza a lungo termine e delle case di riposo. Eppure le denunce di presunti abusi e negligenza durante la pandemia di coronavirus sono piovuti da più parti.

Il Globe and Mail ha contattato tutte le 34 unità sanitarie in Ontario, chiedendo se hanno usato i loro poteri ai sensi della legislazione provinciale per costringere gli operatori ad affrontare i problemi di salute e sicurezza nelle case con un focolaio di Covid-19. Quel che è emerso è che delle 32 unità sanitarie che hanno risposto, solo quattro – York Region Public Health; Hamilton Public Health Services; Kingston, Frontenac, Addington e Lennox Public Health e, più recentemente, Simcoe Muskoka District Health Unit – hanno emesso dall’inizio della pandemia l’ordine di applicare le disposizioni.

Le unità sanitarie hanno indicato la mancata osservanza delle linee guida in 17 case, incluse due che sono state multate, per problemi quali carenza di personale e cattive pratiche di controllo delle infezioni. E così mentre i casi di Covid- 19 in queste strutture continuano a salire, per i gestori che mettono a rischio la salute e la sicurezza dei residenti, le conseguenze sono poche o addirittura nulle.

Nelle LTC il virus ha ucciso 3.365 anziani. Ed ora, nel bel mezzo della seconda ondata ci sono 1.266 infezioni attive tra i residenti rispetto alle 53 di metà settembre.

Il numero di case con focolai è pari a 256 – 40% di tutte le strutture. Un triste bilancio, questo, che sta aumentando anche nelle case di riposo dove 490 residenti sono morti a causa del Covid-19, con un aumento del 75% dall’inizio di settembre.

Ma la domanda che sorge spontanea è “cosa fa il Ministero dell’Ontario del Long Term Care per garantire che le case siano conformi alla legislazione provinciale il cui scopo è quello di proteggere i residenti?

La commissione indipendente che sta esaminando la situazione nelle case di cura a lunga degenza ha espresso preoccupazione per la mancanza di controlli da parte del ministero e ha chiesto la ripresa delle ispezioni annuali proattive che hanno lo scopo di scoprire problemi sistemici nelle case.

Tra il 1 ° marzo e il 15 ottobre dello scorso anno, in solo 11 delle 626 case di cura di cura della provincia c’è stata un’ispezione proattiva, ha detto la commissione: al ministero è stato quindi presentato un quadro incompletodello stato del controllo delle infezioni e della preparazione alle emergenze.

Gli ordini di applicare le disposizioni previste dalla legge mirano a frenare la diffusione del coronavirus o prevenire del tutto lo scoppio di focolai di Covid-19.

All’inizio di questo mese l’ufficiale medico della sanità di Simcoe Muskoka Charles Gardner ha ordinato il commissariamento di Roberta Place, una casa di cura a Barrie dove la variante britannica di Covid-19 è alla base dell’epidemia devastante che ha infettato tutti i residenti, tranne due, e ne ha uccisi 40. Un’ispezione condotta il 12 e 13 gennaio a Roberta Place ha rilevato che la struttura non è riuscita a seguire i protocolli appropriati per mantenere i residenti al sicuro, consentendo la condivisione delle stanze dei residenti positivi al Covid con quelli non contagiati.

Le tre case di Sienna alle quali è stato richiesto di rispettare i protocolli durante la seconda ondata del virus includono Langstaff Square Care Community a Richmond Hill, dove nessun residente è morto durante un’epidemia di Covid-19, Villa Leonardo Gambin a Woodbridge, dove sono morti 25 residenti, e Villa Da Vinci Retirement Residence, sempre a Woodbridge, dove il virus ha causato sei vittime. Il governo dell’Ontario ha posto Langstaff Square e Villa Leonardo sotto la gestione temporanea di un ospedale.

Intanto la task force sui vaccini cerca di accelerare il passo: mentre inizialmente il suo obiettivo era quello di somministrare le prime dosi del vaccino ai residenti delle LTC entro il 15 febbraio, ora è al lavoro per completare il primo giro di vaccinazioni il 5 febbraio, ovvero 10 giorni prima del previsto.

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