ROMA - "Registriamo 102 guariti, per un totale di 724. Ci sono stati 97 decessi, per un totale di 463" ha detto ieri il commissario straordinario per l’emergenza, Angelo Borrelli, nella quotidiana conferenza stampa presso la sede della Protezione Civile, a Roma.
"L’1% dei deceduti appartiene alla fascia 50-59 anni, il 10% alla fascia 60-69 anni, il 31% è nella fascia 70-79, il 44% nella fascia 80-89% e il 14% sono ultranovantenni" ha precisato.
"I decessi sono caratterizzati dalla prevalenza di persone fragili con pluripatologie pregresse" ha affermato Borrelli.
"Le persone positive aumentano di 1598 unità e passano a 7985 in totale. Il 10% è in terapia intensiva o subintensiva, circa 3000 sono in isolamento domiciliare".
Il capo della Protezione Civile ha poi sottolineato come "siamo arrivati a una consegna di oltre un milione di mascherine. È stata avviata la consegna di 325 ventilatori respiratori alle terapie intensive e sub intensive. - ha aggiunto Borrelli - La distribuzione parte con la Regione in Lombardia con 90 in questa regione, 56 in Piemonte, 174 in Emilia Romagna e 5 in Liguria".
"Il ’paziente uno’ è stato trasferito dalla terapia intensiva a quella sub intensiva. E’ stato cioè stubato in quanto ha iniziato a respirare autonomamente". Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera. Si tratta del 38enne manager dell’Unilever - ricoverato in un ospedale di Pavia, da oltre un mese - mentre sua moglie, incinta di 8 mesi, è tornata a casa da qualche giorno dopo essere stata ricoverata al Sacco di Milano.
Le misure di contenimento contro il coronavirus potrebbero durare a lungo perché il picco dei contagi non è dietro l’angolo: secondo una prima previsione teorica potrebbe arrivare a metà aprile in Lombardia, con ondate successive nelle altre regioni.
Lo indica il modello sviluppato per la pandemia influenzale del 2009 e applicato alla Covid-19 da Stefania Salmaso, l’epidemiologa che allora era a capo del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto superiore di sanità.
E l’emergenza in Italia - dopo il blocco totale delle attività sportive deciso dal CONI, sino al 3 apri- le - ha portato anche il Tribunale amministrativo regionale a prendere delle misure. Nessuna udienza sarà celebrata, tranne quelle dedicate all’esame delle domande cautelari: da ieri al 22 marzo si ferma dunque anche la giustizia amministrativa.