TORONTO - Si è conclusa tragicamente la fuga dei due presunti killer della British Columbia.
Dopo settimane di ricerche a vuoto, ieri durante una conferenza stampa, l’Rcmp del Manitoba ha affermato che due corpi sono stati trovati e che si ritiene siano quelli di Bryer Schmegelsky e Kam McLeod.
La conferma arriverà dopo che nei prossimi giorni, a Winnipeg, verranno condotte le autopsie.
L’assistant Commissioner Jane MacLatchy si è detta .fiduciosa” che i corpi appartengano ai sospetti. Nella mattinata di ieri l’Rcmp aveva confermato il ritrovamento, lungo la riva del Nelson River, di numerosi effetti personali riconducibili ai due fuggiaschi.
Poi, poco prima di mezzogiorno è arrivata la svolta con il ritrovamento di due corpi che porrà fine alla caccia di polizia e militari nella zona di Gillam, paese del Manitoba settentrionale.
Nonostante le ricerche a 360 gradi i due ragazzi, 18 anni Schmelgesky e 19 McLeod sono riusciti a non farsi acciuffare per oltre una settimana.
«Gli agenti dell’Rcmp hanno individuato due corpi maschili nella fitta vegetazione a un chilometro di distanza da dove sono stati trovati gli oggetti personali e a 8 chilometri da dove è stato trovato il veicolo dato alle fiamme - ha detto la MacLatchy - l’autopsia confermerà le identità e le cause che hanno determinato la morte».
Sui due amici d’infanzia di Port Alberni, cittadina della Vancouver Island, pendeva un mandato di cattura in relazione agli omicidi di Lucas Fowler, Chynna Deese e Leonard Dyck.
Il 15 luglio, pochi giorni dopo la scoperta dei corpi del 23enne australiano e della sua fidanzata americana che erano in viaggio verso l’Alaska, la polizia ha trovato il furgone appartenente ai sospetti incendiato lungo l’autostrada 37 della British Columbia. Vicino al veicolo il corpo senza vita del 64enne Leonard Dyck, professore all’Università della British Columbia per la cui morte i giovani sono stati accusati di omicidio di secondo grado.
È partita in quel momento la fuga disperata dei due presunti killer che dopo essere stati avvistati in Saskatchewan sono giunti nel nord del Manitoba, dove poco distante da Gillam hanno bruciato il veicolo sul quale viaggiavano.
Il cerchio si è stretto attorno a loro, la caccia all’uomo ha coinvolto Rcmp e forze di polizia locali oltre a veicoli corazzati, droni, unità K9, ATV, barche e diversi aerei, sia militari che civili. Ed ancora posti di blocco sull’unica strada per entrare a Gillam e su quella per uscire dal paese e perlustrazioni nella natura fitta e selvaggia dei dintorni fino ad arrivare nella comunità indigena di York Landing. Ma di Schmegelsky e McLeod neppure l’ombra: da qui l’ipotesi che i due ragazzi potessero essere morti.
Ieri l’epilogo della triste vicenda: la fuga dei due adolescenti braccati dalla polizia di tutto il Canada è finita. Nel peggiore dei modi.