TORONTO - I "superbatteri" - ossia quelli resistenti alle terapie farmacologiche ed antibiotiche - potrebbero uccidere quasi 400.000 canadesi e costeranno all’economia circa 400 miliardi di dollari di prodotto interno lordo, nell’arco dei prossimi 30 anni.
Lo sostiene un rapporto pubblicato a firma del Consiglio delle Accademie Canadesi ed intitolato "Quando gli antibiotici falliscono: il crescente costo della resistenza antimicrobica in Canada".
Secondo gli esperti, la percentuale di infezioni batteriche resistenti a qualsiasi trattamento farmacologico ed antibiotico potrebbe aumentare dal 26% registrato nel 2018, al 40% entro il 2050.
Questa potenziale emergenza sanitaria potrebbe provocare circa 396.000 vittime in Canada, e costare oltre 120 miliardi di dollari in spese ospedaliere e 388 miliardi di dollari in prodotto interno lordo, nei prossimi tre decenni.
La resistenza antimicrobica si verifica quando i microrganismi, - inclusi batteri, virus e funghi - si evolvono per resistere ai farmaci che altrimenti li ucciderebbero.
L’abuso antimicrobico, non necessario nell’uomo e nell’agricoltura, aggrava il problema, mentre il continuo spostamento di persone e merci - su scala globale - aiuta i batteri più resistenti a diffondersi in tutto il mondo.
Gli antimicrobici più comuni sono gli antibiotici, che trattano le infezioni causate da batteri. Il gruppo di esperti scientifici ha utilizzato l’attuale tasso del 26% per calcolare che le superinfezioni resistenti hanno contribuito ad oltre 14.000 decessi nel 2018 e - di questi - 5.400 erano direttamente attribuibili alle infezioni stesse.
Sempre secondo il rapporto, alcuni gruppi socio-economici sarebbero a rischio maggiore di contrarre superinfezioni batteriche resistenti alla terapie.
Questi gruppi includono i nativi, le persone a basso reddito ed i senzatetto, nonché coloro che viaggiano frequentemente nei Paesi in via di sviluppo, dove i microbi e batteri resistenti alle terapie farmacologiche sono più comuni ed aggressivi.
Giorgio Mitolo