Martella: “Stampa italiana all’estero fondamentale, il sostegno proseguirà”

di Marzio Pelu del 22 October 2020

ROMA - "Il sostegno alla stampa italiana all’estero proseguirà: abbiamo anche previsto di utilizzare risorse del Recovery Fund per garantire la prosecuzione di un impegno che riteniamo fondamentale": questo, in sintesi, quanto dichiarato dal sottosegretario di Stato all’Informazione e all’Editoria, Andrea Martella (nella foto sopra), nel corso della riunione aperta del Cgie - il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero - svoltasi ieri pomeriggio a Roma in collegamento streaming con editori, direttori e giornalisti di testate italiane edite in ogni angolo del mondo (nella foto sotto).

Martella è intervenuto per ascoltare le richieste degli intervenuti e del Cgie, a nome del quale ha parlato il segretario generale Michele Schiavone. "L’informazione per gli italiani all’estero deve restare affidabile e credibile, ma quale sarà il suo futuro se cesserà il sostegno finanziario come previsto dai precedenti governi?" ha chiesto Schiavone, al quale ha fatto eco Giangi Cretti, presidente della Fusie (Federazione unitaria della stampa italiana all’estero): "La legge sull’editoria attualmente in vigore prevede la cessazione dei contributi pubblici alla stampa entro il 2022. Siamo preoccupati, ma sappiamo anche che l’attuale governo sta rivedendo la legge stessa".

Il sottosegretario Martella, rispondendo, ha confermato: "Il sostegno proseguirà. Anzi, l’attuale governo sta lavorando anche sulle linee di finanziamento previste dal Recovery Fund, per utilizzare parte di quelle risorse per favorire informazione e media: stiamo pensando a vari interventi che possano servire per investimenti sul passaggio al digitale, sulla filiera dei media e sulle risorse umane. E stiamo lavorando anche su forme di sostegno alla domanda, cioè incentivi di carattere fiscale sugli abbonamenti sia cartacei che digitali, per incentivarli".

Martella ha poi ricordato che per le istruttorie dei contributi del 2019 "abbiamo cercato di accelerare il più possibile, tenendo conto delle di.- coltà segnalate da più parti anche a causa della pandemia" e che "per le risorse del 2020 è già in preparazione il decreto di ripartizione interna".

Martella si è poi detto disponibile a ripristinare l’apposita commissione che aiutava le imprese editrici all’estero nella fase dell’istruttoria per l’ottenimento dei contributi: una richiesta, questa, avanzata dallo stesso Cgie - e condivisa da Ferruccio Sepe, capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, presente alla riunione di ieri con i colleghi Stefania Palamara e Francesco Iannelli - per superare le molte di.coltà che le stesse imprese editrice estero hanno incontrato negli ultimi anni.

Martella ha concluso sottolineando quanto il sostegno all’informazione all’estero sia "importante per la nostra lingua, per la difesa dell’identità dei nostri connazionali e per il collegamento continuo che garantisce con il nostro Paese. Quindi ribadisco che tale sostegno continuerà, anche con maggiore attenzione".

Alla riunione è intervenuto anche Marco Giudici, direttore di Rai Italia, per rispondere alle domande relative alle difficoltà che riscontrano gli italiani all’estero nel vedere le trasmissioni della televisione pubblica italiana. "Siamo pronti ad accogliere ogni richiesta, quindi inviateci segnalazioni e stateci addosso - ha detto Giudici - . Purtroppo, ci sono dei grossi problemi di diritti televisivi che vanno oltre le nostre possibilità di intervento. E questo vale anche per il web, tant’è che RaiPlay, la nostra piattaforma on line, all’estero è criptata: ’passano’ solo il canale RaiNews 24, il programma quotidiano 'Italia con Voi' e 'Cristianità'. I tg non si vedono - ha concluso - perché contengono materiale non trasferibile oltre confine, sempre a causa di diritti non di proprietà della Rai".

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