Il Commento

La storia ci potrebbe lasciare indietro

TORONTO – Canada 2025: stanchi delle conseguenze del Covid-19; terra di festival… per commemorare ingiustizie reali e percepite; Paese di vaste dimensioni i cui abitanti non sembrano riuscire a concordare su progetti “comuni”; entità geopolitica in cui “lo stato di diritto è la legge suprema”; un colosso commerciale così dipendente dagli scambi commerciali di un solo cliente (il 55% del nostro PIL e circa l’80% di tutto il commercio) che rischiamo la polmonite quando starnutisce; e così convinti della [nostra] unica vera “religione” che ignoriamo altri due eventi importanti: l’appello del Papa ai giovani e la determinazione di Netanyahu a ripulire il Levante dai palestinesi.

Come altri media, rischiamo di trasformarci in Damocle nell’antichità greca quando facciamo osservazioni e commenti. Ciò nonostante, non farne nessuno equivarrebbe ad un’abrogazione del dovere civico, sempre che i lettori concordino sul fatto che la partecipazione implichi anche l’adempimento di obblighi che contribuiscono al bene pubblico.

Non invidio i nostri leader nazionali. Fortunatamente per loro, non mancano mai eventi e persone pronti ad offrire un po’ di sollievo comico, per quanto assurdi e frustranti possano apparire in superficie.

In Ontario, a Toronto per la precisione, un giudice ha trovato il modo di schierarsi a favore degli sforzi della lobby pro-piste ciclabili per impedire lo smantellamento di tali piste lungo alcune strade cittadine. “Non si può fare”, ha affermato il giudice. Farlo violerebbe i diritti costituzionali [umani] dei ciclisti! Il Premier Ford, che non è un giurista, afferma che la Provincia farà ricorso. In bocca al lupo!

Qualcuno che ha “grande appeal” è il Papa recentemente eletto, Leone XIV. Ha parlato in presenza davanti ad una folla di circa un milione di giovani riuniti in quello che un tempo era il Circo Massimo, adiacente ai famosi Fori Imperiali di Roma. A parte il messaggio, questo equivale a tredici stadi esauriti per un campionato del Super Bowl (Papa Leone è nato a Chicago, che ha vinto l’ultimo campionato nel 1986). Esortando il suo pubblico, Papa Leone li ha incoraggiati a guardarsi tra loro e ad accettare la sfida di guidare il mondo verso un obiettivo ideale, libero dai mali che lo affliggono oggi: la guerra e l’oppressione in tutte le sue forme.

Non sarà un compito facile. Quello stesso giorno, Bibi Netanyahu ha rimosso ogni pretesa sui vari “Obiettivi” che la comunità internazionale potrebbe auspicare per “la Striscia”. Ha annunciato un’invasione totale di Gaza, apparentemente con il consenso, se non addirittura il pieno appoggio, di Donald Trump e degli Stati Uniti.

Sembrava molto simile all’espressione “infilati un tubo di gomma nel naso”, resa famosa da un attore della serie televisiva degli anni ’70 Welcome Back Kotter. Francia, Inghilterra e, più recentemente, Canada, hanno incoraggiato un approccio diverso per una pace duratura.

Traduzione in Italiano (dall’originale in Inglese) a cura di Marzio Pelù

In alto: la Croce del Giubileo, illuminata dal sole al tramonto, portata da Papa Leone XIV alla testa di una processione di giovani durante la Veglia di Preghiera a Tor Vergata, sabato (foto da Twitter X – @Vatican Media)

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