La lotta alla pandemia

Vaccini, quando il passato
provoca diffidenza

TORONTO – Quale vaccino scegliereste per combattere il virus? Se vi fosse data l’opzione, scommetto che andreste su Pfizer. O su Moderna.

Mi sono vaccinato il 31 marzo. Quando sono entrato nel sito di vaccinazione ero preparato per qualsiasi vaccino mi avrebbero dato. Volevo solo vaccinarmi. E mi hanno dato Pfizer.

C’è molta fluidità nelle notizie sui vaccini. Sembra che ogni giorno, qualche effetto collaterale venga riportato su AstraZeneca o Johnson & Johnson.

Health Canada ha invertito i suoi risultati e la raccomandazione su AstraZeneca. Mentre prima questo vaccino era assegnato ai giovani, alla vigilia del mio appuntamento vaccinale raccomandava che fosse somministrato alle persone di età compresa tra i 55 e i 64 anni. Poi, un nuovo cambiamento: sì a chi ha più di 40 anni.

Questa notizia e quella relativa agli effetti collaterali danno origine ad esitazioni a vaccinarsi che sono diverse dallo standard anti-vaccino. I no vax non credono nei vaccini e non lo faranno mai, indipendentemente, molto probabilmente per motivi religiosi, disinformazione o per alcuni, estrema paura degli aghi.

Mentre i no vax lasciano poche speranze per loro di ottenere il vaccino Covid, le persone che esprimono esitazione sul vaccino possono essere indecise tra foto di celebrità ed ex presidenti/primi ministri e dei loro coniugi che si vaccinano.

Quando si pesano i pro ed i contro per farsi vaccinare, vi renderete conto che la vaccinazione pesa di più sulla bilancia, piuttosto che rischiare di essere ricoverati in ospedale ed essere collegati ad un ventilatore, anche rischiando di morire per questo virus letale.

Il Covid-19 non riconosce credenze religiose, affiliazioni politiche o cospirazioni vaccinali. Purtroppo, la gente muore per questo.

Nel 2016, 800.000 bambini filippini sono stati vaccinati contro la dengue con Dengvaxia. Seicento morirono, un numero piuttosto elevato di morti per l’implementazione di un vaccino. Si sta ancora cercando di verificare se questi bambini avessero o meno condizioni pregresse. Di conseguenza, 14 funzionari governativi sono stati incriminati per 10 morti direttamente correlate al Dengvaxia. Questo fiasco vaccinale ha portato a un’erosione della fiducia dei vaccini tra i filippini, dall’81% del 2016 al 21% del 2018.

Peggio è stato l’effetto di questa diminuzione della fiducia sul vaccino contro il morbillo che ha portato a 26.000 casi e 355 decessi.

Gli atteggiamenti possono cambiare ed è stato visto nel graduale aumento della fiducia nel vaccino contro il Covid-19. Non tutti i genitori che hanno perso un figlio a causa di Dengvaxia sono favorevoli al SinoVac ed all’Astra- Zeneca, che sono i vaccini che vengono inoculati ai filippini, ma c’è speranza che si rimbocchino la manica quando arriverà il loro turno.

Ricky Castellvi, giornalista collaboratore del Corriere Canadese

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