Canada

La crisi delle tariffe non spaventa, inflazione ancora giù a luglio

TORONTO – L’aumento del costo della vita continua a rallentare in Canada. La conferma è arrivata ieri dall’istantanea scattata da StatCan che mette in luce come l’inflazione a luglio sia scesa all’1,7 per cento, rispetto all’1,9 per cento registrato nel mese precedente. Non si sono così avverate, almeno per ora, le previsioni catastrofiche di chi aveva messo in preventivo un significativo aumento dell’inflazione sull’onda lunga della guerra commerciale scatenata dal presidente americano Donald Trump con l’attivazione dei dazi doganali sui prodotti canadesi.

Secondo Statistics Canada a frenare la corsa dell’inflazione è stato ancora una volta il costo relativamente basso della benzina, con un calo netto del 16,1 per cento su base annua.

Una grossa mano, a dire il vero, è arrivata dal taglio delle accise che ha avuto una ripercussione positiva per gli automobilisti canadesi.

Su base mensile, invece, i prezzi del carburante sono diminuiti dello 0,7 per cento. StatCan ha indicato l’aumento della produzione da parte dei Paesi esportatori di petrolio, così come un cessate il fuoco nel conflitto tra Israele e Iran, come fattori di riduzione dei prezzi globali del greggio.

Diverso il discorso per quanto riguarda il carrello della spesa, dove invece si sono registrati degli aumenti superiori a quelli dell’inflazione generale. I generi alimentari hanno registrato un aumento del 3,4 per cento annuo a luglio, rispetto al 2,8 per cento di giugno.

I prezzi dei dolciumi (in aumento dell’11,8 per cento) e del caffè (in aumento del 28,6 per cento) hanno invece caratterizzato la crescita dell’inflazione alimentare il mese scorso.

StatCan ha affermato che le cattive condizioni di crescita nei Paesi che producono cacao e chicchi di caffè sono state la causa dell’aumento dei costi.

I prezzi dell’uva fresca, nel frattempo, sono cresciuti di quasi il 30 per cento, facendo salire il costo complessivo della frutta fresca del 3,9 per cento a luglio dal 2,1 per cento di giugno.

Anche i costi legati agli alloggi hanno registrato una modesta accelerazione al 3 per cento il mese scorso dal 2,9 per cento di giugno, segnando il primo aumento della categoria da febbraio 2024.

La crescita dei prezzi degli affitti è aumentata a luglio, in particolare nella PEI, Newfoundland e Labrador e nella British Columbia. I minori costi dei mutui stanno ancora moderando l’aumento complessivo dell’inflazione degli alloggi. Nel frattempo, i prezzi del gas naturale sono diminuiti in misura minore rispetto a giugno, grazie soprattutto all’aumento dei costi in Ontario.

Bank of Canada analizzerà attentamente i dati sull’inflazione mentre si prepara per la sua prossima decisione sui tassi di interesse, che sarà annunciata il 17 settembre.

(Foto: Bank of Canada)

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