Vimy Ridge, la regola della bandiera insulta il Canada
Vimy Ridge, la regola della bandiera insulta il Canada
TORONTO – Quello di Vimy Ridge è un suolo sacro, consacrato da migliaia di canadesi e dato al nostro Paese da una Francia grata. Però in questo dorsale riscattato dal sangue canadese, alla bandiera canadese non è permesso di avere il suo posto d’onore alle cerimonie in occasione del centesimo anniversario di una delle nostre più grandi conquiste.
Ottawa insiste che le bandiere reali hanno la precedenza. Sarà pieno di bandiere reali. Tre principi dall’Inghilterra parteciperanno: Charles, William e Harry. Ognuno ha la sua bandiera personale che, dice il dipartimento dell’Heritage canadese, viene prima della bandiera canadese. Marceranno davanti e saranno posizionate in una posizione superiore alla Maple Leaf. Infatti la stessa regola si applica per tutti i membri della famiglia reale britannica.
Qui in Canada, la regola è implementata ancora più largamente. Questa prevede l’abbassamento della nostra bandiera nazionale per quelle personali dei rappresentanti della Regina – le bandiere del governatore generale e dei 10 vice governatori – spesso togliendo del tutto la nostra bandiera.
Come abbiamo inaugurato il nostro 150° anniversario il primo gennaio, il governatore generale David Johnston era a Parliament Hill. Proprio per questo, la bandiera canadese è stata rimossa in silenzio dalla cima della Peace Tower e al suo posto è stato issata la sua bandiera blu. Questo accade anche nel nostro giorno maggiormente patriottico, il primo di luglio. E il protocollo lo richiede, ovunque siano questi rappresentanti della Corona o un membro della famiglia reale britannica nel Paese.
Un centinaio di anni fa, senza fare troppe domande siamo entrati in guerra quando lo ha fatto la madrepatria. Abbiamo combattuto come figli di un impero “per il Re e la Patria”, sotto il comando britannico e sotto i piani britannici a Vimy.
Ma sotto molti punti di vista, con la vittoria sulla Germania, il Canada ha vinto anche la sua indipendenza dalla Gran Bretagna. La nostra politica estera non si sarebbe più decisa a Londra, e a partire dal 1931, eravamo diventati un dominio che si governava da solo. Seguì la cittadinanza, quindi l’autonomia del sistema giudiziario, la nostra bandiera, la costituzione e la Carta. Siamo una Nazione indipendente, però, sotto molti aspetti, agiamo ancora come se fossimo una colonia britannica. Nessun canadese è mai apparso su un francobollo postale di prima classe.
In nessuna moneta è mai apparso un canadese sul suo lato della “testa”. E sebbene la selezione di Viola Desmond per una banconota potrebbe invertire la tendenza, nessun canadese è ancora apparso sulla banconota da 20 dollari, la più popolare.
Nessuna legge ci proibisce di celebrare la nostra gente in questo modo. Però solo monarchi britannici hanno occupato questi posti onorari canadesi – e per oltre 100 anni, nel caso di francobolli e monete.
Adesso, nel nostro 150esimo compleanni, le bandiere dei residenti di palazzi britannici continuano ad usurpare il Maple Leaf.
Non siamo il Canada del 1917. È per questo che considero un insulto che la nostra bandiera non abbia la precedenza sul nostro stesso territorio alle cerimonie di questo fine settimana a Vimy. I nostri ragazzi conquistarono quell’altura un secolo fa e non l’hanno mai restituita. Dobbiamo assicurarci che il Maple Leaf non ceda mai la sua posizione nessun’altra bandiera. Mentre festeggiamo i 150 anni del nostro status di Nazione, è doveroso che il governo federali onori i canadesi sulle nostre monete e sui nostri francobolli e che rimedi a una regola antiquata cosicché la bandiera canadese prenda la prima posizione nel proprio Paese – incluso in quel pezzo di Canada chiamato Vimy Ridge.
Wayne Adam, Toronto
Sta circolando una petizione su
https://www.change.org/p/put-the-canadian-flag-first per mettere prima la bandiera canadese
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