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“Pandemia grande sfida,
lotta all’autoritarismo”

TORONTO – Contrastare ogni forma di autoritarismo e violazione dei diritti umani per preservare la democrazia. È questo il messaggio lanciato ieri dal Summit sulla Democrazia, un meeting virtuale che ha visto la partecipazione di oltre cento tra capi di Stato e di governo, tra i quali Justin Trudeau e Mario Draghi, con l’esclusione di Russia e Cina, ma anche di Turchia (alleata nella Nato) e Ungheria.

“La democrazia – ha sottolineato il primo ministro canadese – è lo strumento migliore per liberale il potenziale umano. Dobbiamo lavorare insieme per raccogliere le sfide del presente e del futuro”. Trudeau ha poi ribadito il ruolo del Canada nella dichiarazione internazionale contro le detenzioni arbitrarie, facendo implicito riferimento all’imprigionamento in Cina, durato tre anni di Michael Spavor e Michael Kovrig a partire dal 2018. “Dobbiamo – ha poi aggiunto il primo ministro canadese – continuare a lavorare per salvaguardare le nostre istituzioni, contrastare la crescita dell’autoritarismo e proteggere ed espandere i diritti democratici e le libertà dappertutto per creare un mondo più sicuro, stabile e prospero per le prossime generazioni”.

La Prima Sessione Plenaria del Summit for Democracy è stata aperta dal presidente americano Joe Biden. “La democrazia ha bisogno di campioni, non è uno Stato ma è un’azione”. La democrazia, ha proseguito Biden nel suo discorso introduttivo del Summit, “ha di fronte sfide sostenuti e preoccupanti”. “Sappiamo come chiunque altro che rinnovare la nostra democrazia e rafforzare le nostre istituzioni democratiche richiede uno sforzo costante” ha aggiunto il presidente.

“La democrazia non si realizza per caso. Dobbiamo rinnovarla ad ogni generazione. Combattere la corruzione, difendere la libertà dei media e i diritti umani” sono tra la priorità indicate dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden al summit per la democrazia.

“Dobbiamo agire contro gli autoritarismi e per la protezione dei diritti umani. Restare fermi non è un’opzione”. “L’inazione non è un’opzione”, bisogna “sostenere la libertà dei media in tutto il mondo, sostenere il giornalismo investigativo, sostenere gli informatori”, perché una “informazione indipendente è fondamentale per la democrazia”.

Per l’Italia è intervenuto Draghi. “La pandemia – ha detto il premier – ha rappresentato una delle principali sfide alle democrazie del mondo, abbiamo dovuto bilanciare le libertà individuali con le misure di sicurezza e garantire prosperità in un momento di forte recessione. Fino ad ora siamo stati all’altezza del compito”. Malgrado la crisi pandemica, “le nostre istituzioni sono rimaste forti ed efficaci. Abbiamo preservato lo Stato di diritto. Le nostre economie sono in forte ripresa grazie al sostegno senza precedenti fornito dai governi e dalle banche centrali”, ha osservato il premier. “L’esperienza dell’Ue offre un ottimo esempio della resilienza delle democrazie”, ha detto Draghi. “Nei giorni più bui della crisi – ha ricordato – abbiamo lanciato Next Generation EU, un programma di riforme e investimenti da 750 miliardi di euro finanziato attraverso prestiti congiunti. Abbiamo scelto di restare uniti e condividere collettivamente i costi della ripresa. Abbiamo trasformato la pandemia in un’opportunità per invertire le disuguaglianze di vecchia data, migliorare la sostenibilità e favorire l’innovazione”.

“Quest’anno l’Italia ha presieduto il G20. Abbiamo promosso un multilateralismo efficace ed ottenuto progressi importanti in molti settori, dalla lotta ai cambiamenti climatici alla tassazione equa delle multinazionali. Come democrazie, abbiamo un dovere gli uni verso gli altri, e verso il mondo intero. Dobbiamo tenere fede al nostro impegno per la libertà, l’equità e la prosperità economica per tutti”, ha concluso il presidente del Consiglio.

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