ROMA - Una cosa è certa: se il Centrosinistra non si allea con il Movimento 5 Stelle, la partita delle prossime elezioni politiche è persa.
È quanto emerge, chiaramente, dalla "Supermedia YouTrend Agi" pubblicata ieri dall'agenzia di stampa AGI: si tratta di una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto effettuati tra il 21 luglio e il 3 agosto.
Come si vede nella tabella sopra (nella quale è presente anche il confronto con la precedente "supermedia", precedente al 21 luglio scorso), nel voto ai partiti è sempre più una corsa a due tra Fratelli d'Italia (23,4%) e Partito Democratico (22,8%), gli unici "big" che aumentano le loro percentuali. A quanto pare, gli altri "pagano" ancora il fatto di essere ritenuti responsabili della caduta del Governo Draghi, evidentemente gradito a buona parte degli italiani: la Lega scende al 13,4%, il M5S al 10,4% e Forza Italia all'8%. Salgono invece Azione / + Europa (che raggiunge il 5%) e Italexit (2,9%). Stabili Verdi / Sinistra al 4% e Italia Viva al 2,7%, mentre scende leggeramente Articolo 1 / MDP (1,8%).
Ma il dato più interessante è quello della "supermedia" delle coalizioni (nella tabella sopra): il Centrodestra (FDI, Lega, FI e gli altri partiti-satellite) resta saldamente in testa al 46,4%, quasi tredici punti avanti rispetto al Centrosinistra che seppure unito (PD, Azione, + Europa, Verdi, Sinistra e Articolo 1 MDP) si ferma al 33,6%. E, come sappiamo, il Centrosinistra unito non è, visto che al momento l'unico accordo certo è quello fra PD, Azione e + Europa, che porta la coalizione al 27,8%. Decisamente troppo poco. E comunque non basterebbe nemmeno un accordo fra le varie anime della Sinistra "storica" (cioè escludendo solo M5S e Italia Viva) perché, come detto, la coalizione si fermerebbe al 33,6%.
L'unica speranza, per il leader del PD, Enrico Letta, è dunque quella di raggiungere un accordo non solo con gli attualmente esclusi Verdi, Sinistra e Articolo 1 MDP, ma anche - e soprattutto - con il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte che, forte del suo 10,4%, porterebbe il Centrosinistra a quota 44%. Anche in questo caso, però, la certezza non sarebbe assoluta, visto che il Centrodestra è dato al 46,4%.
Ed ecco che, ancora una volta, potrebbe diventare decisivo Matteo Renzi: il quasi 3% di Italia Viva porterebbe infatti la coalizione Centrosinistra + M5S al 47%, quindi sopra al trio Berlusconi-Meloni-Salvini. Altrimenti, le elezioni del 25 settembre saranno solo una formalità...
I sondaggi considerati per la "Supermedia" sono stati realizzati dagli istituti Demopolis (data di pubblicazione: 25 luglio), Demos (4 agosto), EMG (27 luglio), Euromedia (26 luglio), Ipsos (30 luglio), Noto (30 luglio), Piepoli (26 luglio), Quorum (25 luglio e 1 agosto), Tecné (23 e 30 luglio) e SWG (25 luglio e 1 agosto). La nota metodologica dettagliata di ciascun sondaggio considerato è disponibile sul sito ufficiale www.sondaggipoliticoelettorali.it