Canada

Incendi, case distrutte e famiglie evacuate: emergenza senza fine

TORONTO – È stato un weekend di fuoco in molte zone del Canada, e non solo per il caldo estivo ma anche, e soprattutto, per gli incendi. Mentre scriviamo, il sito del Canadian Interagency Forest Fire Centre (CIFFC) – che è aggiornato in tempo reale, qui – ne segnala 500 attivi, tutti compresi (da quelli fuori controllo a quelli contenuti) e molti di questi hanno creato e stanno creando problemi alla popolazione.

Circa 700 persone in un piccolo villaggio nel nord del Saskatchewan sono rimaste bloccate venerdì dopo che un incendio ha distrutto l’unica strada che conduce alla loro comunità: Patuanak, un villaggio a circa 425 chilometri a nord di Saskatoon e circa 90 chilometri a nord di Beauval (che è stata evacuata), è in genere raggiungibile solo via terra tramite l’autostrada 918. Ma l’autostrada è stata interrotta dall’incendio, che ha impedito alle persone di uscire e ha bloccato l’accesso diretto ai rifornimenti ed alle squadre di emergenza.

“Essenzialmente le persone sono al sicuro, ma sono isolate”, ha detto Candyce Paul, coordinatrice della gestione delle emergenze per la English River First Nation, di cui Patuanak fa parte. L’incendio più vicino si trova ancora a circa 60 chilometri di distanza. “I servizi medici sono tutti lì a Patuanak, c’è un aeroporto, abbiamo una squadra che opera lì… il nostro team di gestione delle emergenze si sta preparando per qualsiasi scenario si presenti” ha aggiunto Paul, sottolineando che i beni di prima necessità come i farmaci sono stati trasportati per via aerea, mentre un team di infermieri è riuscito a raggiungere la comunità in barca. Molti membri della comunità con esigenze mediche complesse sono riusciti ad andarsene prima che la strada fosse bloccata: si sono rifugiati a Cold Lake.

Si moltiplicano, intanto, le storie legate agli incendi: una è quella della famiglia di Brooke Kindel, una giovane madre che ha dato alla luce una bambina dopo avere perso la casa e tutto ciò che aveva a Denare Beach, Saskatchewan, nell’incendio di Wolf, uno dei più grandi roghi attivi della provincia, che brucia nel nord. Al momento del rogo, Kindel era incinta di 35 settimane. Ora la sua famiglia è composta da cinque persone: due bambini sotto i due anni ed un bambino di quattro anni, lei e suo marito. Ma è una famiglia senza più casa. Al momento vivono in affitto a Saskatoon, cercando di capire cosa fare. “Abbiamo perso tutte le nostre cose. Si ricomincia da zero e tutto diventa impersonale. Indossi abiti che non sono tuoi. Tua figlia indossa abiti che non hai mai scelto per lei”, ha detto Brooke a CTV. “Non ti senti più te stessa”. Il rogo di Wolf ha distrutto centinaia di case a Denare Beach, ed è solo uno dei 334 incendi boschivi già verificatisi quest’anno in Saskatchewan: un numero ben al di sopra della media quinquennale di 195 per questo periodo. Attualmente, i roghi attivi in Saskatchewan sono 65.

Situazione simile in Manitoba, dove gli incendi attivi sono 85: qui, nel weekend un rogo boschivo ha distrutto sette case. Come riferito dai funzionari della Tataskweyak Cree Nation, l’incendio è divampato venerdì a nord-ovest della comunità ed è stato alimentato da forti venti: circa 175 residenti sono stati evacuati verso est, a Gillam. La Tataskweyak Cree Nation era già stata evacuata una volta a giugno, e non è l’unica comunità del Manitoba ad affrontare un altro sfollamento: anche 600 residenti di Lynn Lake hanno ricevuto l’ordine di lasciare la loro comunità per la seconda volta quest’anno.

Stando ai dati del CIFFC, oltanto in New Brunswick, Nova Scotia e Prince Edward Island non ci sono incendi attivi. Ecco invece quelli nel resto del Canada: Yukon 89, B.C. 82, Territori del Nord Ovest 75, Alberta 49, Ontario 46, Newfoundland e Labrador 1, Quebec 1.

Nella foto in alto, incendi in Alberta (da Twitter X – @AlbertaWildfire)

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