Storie di guerra, di popoli amici
e di migranti

di corriere canadese del 7 July 2022

Proseguiamo la pubblicazione degli articoli dedicati all’immigrazione italiana in Canada, che prendono spunto dalla storia degli oggetti che gli emigrati hanno portato con sé nel viaggio dal Belpaese alla nuova terra. L’iniziativa rientra nel progetto “Narrarsi altrove, viaggio tra i cimeli e i luoghi dell’anima” della poetessa Anna Ciardullo Villapiana e della docente Stella Paola, con la collaborazione di Gabriel Niccoli, professore emerito dell’Università di Waterloo e membro del consiglio di amministrazione dell’Italian-Canadian Archives Project (ICAP), network nazionale sotto i cui auspici opera il suddetto studio poetico.

WATERLOO - Mike ha origini greco-veneziane, è nato a Heraklion, nell’isola di Creta, conosciuta in Italia col nome di Candia, essendo stata parte della Repubblica de Mar veneziana, un tempo dominio marittimo della Serenissima.  Mike si è trasferito in Canada, a Waterloo, nel 1970, all'età di diciassette anni.

Intraprese un viaggio in aereo, con scalo a Bruxelles, New York e infine Toronto. Qui conseguì una laurea in ingegneria elettronica e, dopo aver lavorato per cinque anni a Cambridge e poi a Chicago, oggi dirige una compagnia di software per l'industria aeroportuale ben conosciuta, Katlyn International Inc, a Waterloo.

Mike ama studiare le lingue, parla in modo fluente il greco, lo spagnolo, il francese, l’inglese, il cinese, il tedesco e, da qualche anno, si sta dedicando all’apprendimento dell’Italiano. Curioso di scoprire il messaggio nascosto dietro le tante melodie italiane che trasmettevano, quando era bambino, nelle radio greche, che lui amava e memorizzava senza capirne bene il significato.

Mike (nella foto sopra) era stato preceduto, nell'idea di emigrare, da suo nonno George, il quale, nel 1911, partì per le Americhe e fece rientro in Grecia dopo aver guadagnato abbastanza denaro per garantirgli una vita dignitosa nel suo paese di origine.

L'oggetto di cui ci ha parlato Mike è un documento (nella foto in alto) rilasciato a suo padre, Apostolos Katsirdakis, dal governo greco. Apostolos si è distinto per il suo coraggio, durante la Seconda Guerra Mondiale, nell'isola di Creta, e in particolare a Candia, nel suo ruolo di protettore delle popolazioni locali sotto l'occupazione dei tedeschi.

Apostolos, agente segreto, si occupava di controllare i movimenti e le intenzioni delle truppe tedesche e, in collaborazione con la Resistenza, quando si accorgeva che le popolazioni locali erano in pericolo, le avvisava, attirando su di sé notevoli rischi, per poter salvare vite umane.

I paesi, infatti, venivano spesso evacuati per evitare stragi. Così facendo Apostolos salvò la vita di molte persone e anche di alcuni soldati italiani con i quali aveva stretto un rapporto di amicizia.

Sembra infatti che sia stato proprio un soldato italiano ad avvisare Apostolos che ci sarebbe stato un raid ad Anogeia, consigliandogli di mettersi in salvo. Apostolos, obbedendo ai comandi della Resistenza, decise tuttavia di rimanere. Il suo ruolo era quello di guidare i tedeschi in un’imboscata, sapeva che probabilmente avrebbe perso la vita in quell’operazione, ma accettò il rischio, e infine, sopravvisse miracolosamente all'attacco, e visse a lungo, raccontando ai suoi figli le storie legate alle terre che hanno assorbito il sangue di tante vittime di guerra, e di chi si è salvato per il coraggio di uomini come se stesso. Infatti fu proprio Apostolos a nascondere alcuni soldati italiani per evitare loro l'esecuzione da parte dei tedeschi dopo il crollo del regime fascista.

Bagnate dallo stesso mare, la Grecia e l'Italia hanno molte cose in comune, come ad esempio l’uso di numerosi idiomi della lingua greca che, attraverso la contaminazione con il latino, fanno oggi parte integrante della lingua italiana. Inoltre, la cultura, che, attraverso le numerose colonie greche sparse nell'Italia meridionale, ha influenzato tutti i campi del sapere, dalla medicina all'arte, dalla filosofia alla letteratura. E poi, i mitici viaggi degli eroi narrati nei poemi epici greci, prodi navigatori e prodigiosi guerrieri che con le loro antiche gesta continuano a colorare le coste e le isole italiane tra i cui venti aleggia ancora il loro spirito indomito, e senza mete. In Grecia ci sono posti, come la Cefalonia, in cui si parlano entrambe le lingue. Tutti questi scambi hanno fatto in modo che Italiani e Greci si unissero sotto un'unica bandiera, tanto è vero che, come ci ha detto Mike, "i  greci solevano chiamare se stessi romanos, non ellenikos". La storia di Apostolos e del suo documento conferma il legame reciproco tra l’Italia e la Grecia in questa isola stupenda che ha dato i natali, secondo il mito, allo stesso Giove.

E Giove asciugò metaforicamente il sangue dei soldati che la guerra aveva messo gli uni contro gli altri creando un labirinto di emozioni contrastanti non dissimile al labirinto in cui venne rinchiuso il Minotauro per ordine di Minosse. Un filo salvò Teseo per amore di Arianna, mentre in molti perirono per saziare il mostro.

Anna Ciardullo Villapiana

Ed ecco la poesia di Anna Ciardullo Villapiana, ispirata dalla storia di Mike.

Se le parole potessero riassumere i gesti del padre
le fermerei nello spazio di una cornice
sigillata dal tempo.
La porpora dei soldati che han lasciato i loro campi
come i cardinali la navata
è stata asciugata dalla toga di Giove.
Costruirono un labirinto
da cui uscirono gli amanti
seguendo il loro filo,
gli altri rimasero
stretti tra le fauci del toro
nel verde giardino del palazzo di Cnosso.
La madre era Pasifae,
che io chiamo Europa
amante e nemica
che nuotava nuda tra le onde del Mediterraneo
sotto gli occhi indiscreti di uomini e dei.

Anna, Stella e Gabriel: tre prof alla ricerca delle radici italiane

TORONTO - Le professoresse Anna Ciardullo Villapiana e Stella Gualtieri Paola stanno lavorando con entusiasmo e passione al progetto fra storia, cultura e poesia che si propone di raccontare, in modo nuovo, le tante vicende che hanno avuto come protagonisti, spesso silenziosi e sconosciuti, i tantissimi connazionali arrivati in Canada dal Belpaese.

Vicende che le due insegnanti conoscono bene, essendo entrambe di origine italiana e residenti in Canada.

Stella, la cui famiglia proviene da Figline Vegliaturo, in provincia di Cosenza, Calabria, è nata in Sault Ste. Marie, Ontario, e vive con suo marito a Waterloo. Insegna alla Resurrection Catholic Secondary School e per lei l'insegnamento è molto più che lavoro. È una vocazione profonda. Si impegna tantissimo ad aiutare gli studenti a scoprire se stessi attraverso qualsiasi curriculum - religione o lingue. Nella scoperta della sua Italianità, Stella si è dedicata allo studio della diaspora proprio come la sua collega e poetessa Anna Ciardullo Villapiana.

Anna, nata a Cosenza dove ha vissuto per circa trent’anni, nel 2003 si è trasferita in Canada dove, sposata, con due figli, ha iniziato la carriera di insegnante di Italiano e di interprete e dove ha potuto coltivare una passione che la accompagna fin dall'adolescenza: quella per la poesia. Qui, infatti, Villapiana ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie “Percorsi Interiori” nel 2007, seguita nel 2015 da “Frammenti di Luce” e nel 2018 da “Al di là del mare, Dialoghi DiVersi”. Stimata socia dell’AICW (Association of Italian Canadian Writers) ha partecipato a molte iniziative e svariate conferenze per la conservazione della lingua e tradizione italiane nella realtà canadese notoriamente multiculturale. È inoltre co-chair della Waterloo Chapter Committee dell’Italian Canadian Archives Project (ICAP), una rete di beneficenza fondata per connettere e coinvolgere comunità, gruppi locali, individui, esperti e istituzioni pertinenti-come archive e musei- in tutto il Canada al fine di preservare e rendere accessibile il patrimonio italocanadese.

E proprio questo suo percorso nell'Italianità l'ha portata a elaborare, insieme a Stella, con la collaborazione del professor Gabriel Niccoli dell’Università di Waterloo e membro del consiglio di amministrazione dell’ICAP, il progetto in questione che, come si era detto in precedenza, trova adesso spazio nelle pagine del Corriere Canadese: ogni settimana, dunque, il nostro giornale racconta storie di immigrazione dall'Italia, partendo da un oggetto caro a chi è partito, per scelta o necessità, spesso lasciando "pezzi" di cuore nel Belpaese ma a volte portandosene qualcuno con sé.

Da queste storie, Villapiana si è lasciata ispirare per comporre poesie, sia in Italiano che in Inglese, intense ed emozionanti, che pubblicheremo insieme ai racconti degli emigrati.

Qui sotto, il trailer del progetto, realizzato con poesie di Anna Ciardullo Villapiana, letture di Gianluca Lalli e Stella Paola e musiche di Francesco DeGregori, Gianluca Lalli e Juneyt.

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