Immigrazione

Nemmeno l’emigrazione
può fermare l’amore

Proseguiamo la pubblicazione degli articoli dedicati all’immigrazione italiana in Canada, che prendono spunto dalla storia degli oggetti che gli emigrati hanno portato con sé nel viaggio dal Belpaese alla nuova terra. L’iniziativa rientra nel progetto “Narrarsi altrove, viaggio tra i cimeli e i luoghi dell’anima” della poetessa Anna Ciardullo Villapiana e docente Stella Paola con la collaborazione di Gabriel Niccoli, professore emerito dell’Università di Waterloo.

CAMBRIDGE – Una tenera storia d’amore ci è stata raccontata da Layla Protopapa, nata a Cambridge da genitori italiani, e da sua madre, Adalgisa Stamerra, originaria di Alliste, in Salento.

Protagonista assoluto di questo racconto è l’amore che nella scrittura diventa Agape e Philos, Storge ed Eros. Le parole si gonfiano di simboli e significati nascosti, grondano di passione e desiderio e infine raggiungono il cuore dell’amata, oltreoceano, superando le barriere dello spazio e del tempo.

Le lettere furono scritte da Marzo 1958 a Gennaio 1961, mittente Luigi Protopapa, destinatario Adalgisa Stamerra.

I due si conobbero ad Alliste, in provincia di Lecce e si fidanzarono quattro mesi prima che il padre di Adalgisa, Pasquale, decidesse di trasferirsi in Canada per raggiungere la figlia maggiore Antonietta.

“Mio padre, fabbricante e venditore di scarpe, avrebbe avuto un futuro assicurato in Italia”, afferma con velato rancore Adalgisa, che partì malvolentieri e si sentì tradita e sradicata, non comprendendo il perché, suo padre, l’avesse sottratta alla sua terra e al suo amore.

L’attesa venne ingannata da una corrispondenza di lettere assidua, interrotta solo per qualche mese nel 1959, quando la madre di Luigi, Cosima Venturelli, nascose le lettere per paura che suo figlio emigrasse. Dopo un breve periodo di tristezza profonda da parte di entrambi per l’assenza di corrispondenza, scoperto il tradimento, i due continuarono a scriversi ad un altro indirizzo, fino al 21 Gennaio del 1961, data del loro matrimonio in Canada (nella foto in alto , i due sposi e le lettere d’amore).

Per Layla (nella foto sopra) le lettere sono fonte continua di ispirazione, testimoniano l’amore che legava i suoi genitori, i semi di un amore vero che affronta mille difficoltà pur di restare vivo nel cuore dei due amanti, un amore nato sulle spiagge del Salento, sotto le ali di quell’angelo (Gabriele secondo la tradizione orale) che protesse già una volta i suoi cittadini dalle invasioni saracene e che adesso si è trovato a difendere i due amanti da un altro nemico invasore, l’emigrazione, che portava separazione e vuoto sulle strade di “kallistos”, di quella “bellissima” colonia greca.

Adalgisa e Layla rientrano in Italia molto spesso, entrambe vivono con l’inquietudine di fondo di chi ha subito lo strappo dalle proprie radici, ma anche con la serenità di chi sceglie di fare i conti con il proprio passato, di ricordarlo e celebrarlo dando valore ai suoi cimeli.

In Halifax, al Canadian Museum of Immigration at Pier 21 c’è una targa col nome di Luigi attaccata al muro della memoria in compagnia di altri nomi e altre storie di uomini e donne provenienti da diverse parti del mondo che hanno scelto quel porto come destinazione finale del proprio viaggio oltreoceano.

Luigi morí nel 2002, le sue  lettere sono conservate a Cambridge nella casa di Adalgisa. Le lettere scritte da Adalgisa invece sono andate perdute.

Anna Ciardullo Villapiana

Ecco la poesia di Anna Ciardullo Villapiana ispirata dalla storia raccontatale da Layla.

Sudavano
di passione e d’inchiostro
le nostre lettere
le sigillavo con la saliva
pensando al calore delle tue labbra,
ai tuoi baci.
Viaggiavano sull’Atlantico
specchio liquescente e mobile
in cui mi riflettevo
mentre affondavo coi tuoi silenzi
nell’ombra di mia madre.
Ti pensavo lontana
un albero senza più radici né scarpe
che aspetta immobile il passar delle ore
finchė non ti vidi arrivare
vestita di neve.
Di me oggi, come allora,
ciò che resta sono parole intrise di ricordi
parole pregne
d’inchiostro
e grondanti d’amore.

Anna, Stella e Gabriel: tre prof alla ricerca delle radici italiane

TORONTO – Le professoresse Anna Ciardullo Villapiana e Stella Gualtieri Paola stanno lavorando con entusiasmo e passione al progetto fra storia, cultura e poesia che si propone di raccontare, in modo nuovo, le tante vicende che hanno avuto come protagonisti, spesso silenziosi e sconosciuti, i tantissimi connazionali arrivati in Canada dal Belpaese.

Vicende che le due insegnanti conoscono bene, essendo entrambe di origine italiana e residenti in Canada.

Stella, la cui famiglia proviene da Figline Vegliaturo, in provincia di Cosenza, Calabria, è nata in Sault Ste. Marie, Ontario, e vive con suo marito a Waterloo. Insegna alla Resurrection Catholic Secondary School e per lei l’insegnamento è molto più che lavoro. È una vocazione profonda. Si impegna tantissimo ad aiutare gli studenti a scoprire se stessi attraverso qualsiasi curriculum – religione o lingue. Nella scoperta della sua Italianità, Stella si è dedicata allo studio della diaspora proprio come la sua collega e poetessa Anna Ciardullo Villapiana.

Anna, nata a Cosenza dove ha vissuto per circa trent’anni, nel 2003 si è trasferita in Canada dove, sposata, con due figli, ha iniziato la carriera di insegnante di Italiano e di interprete e dove ha potuto coltivare una passione che la accompagna fin dall’adolescenza: quella per la poesia. Qui, infatti, Villapiana ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie “Percorsi Interiori” nel 2007, seguita nel 2015 da “Frammenti di Luce” e nel 2018 da “Al di là del mare, Dialoghi DiVersi”. Socia di AICW (Association of Italian Canadian Writers) ha partecipato a molte iniziative per la conservazione della lingua e tradizione italiana nella realtà canadese notoriamente multiculturale ed è co-chair della commissione ICAP (Italian Canadian Archives Project) che opera nel territorio di Kitchener (dove Anna vive), Waterloo e Cambridge.

E proprio questo suo percorso nell’Italianità l’ha portata a elaborare, insieme a Stella ed al professor Gabriel Niccoli, professore emerito all’Università di Waterloo, il progetto in questione che, come avevamo annunciato una settimana fa, trova adesso spazio nelle pagine del Corriere Canadese: ogni settimana, dunque, il nostro giornale potrà raccontare storie di immigrazione dall’Italia, partendo da un oggetto caro a chi è partito, per scelta o necessità, spesso lasciando “pezzi” di cuore nel Belpaese ma a volte portandosene qualcuno con sé.

Da queste storie, Villapiana si è lasciata ispirare per comporre poesie, sia in Italiano che in Inglese, intense ed emozionanti, che pubblicheremo insieme ai racconti degli emigrati.

Qui sotto, il trailer del progetto, realizzato con poesie di Anna Ciardullo Villapiana, letture di Gianluca Lalli e Stella Paola e musiche di Francesco DeGregori, Gianluca Lalli e Juneyt.

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