Il Commento

Il discorso del trono per il 30° governo

TORONTO – Dal 1977, nessun monarca canadese si è degnato di raggiungere le nostre coste per annunciare, di persona, il suo piano per raggiungere determinati obiettivi, attraverso i poteri conferiti ai suoi Consiglieri Speciali (Privy Councillors – P.C.) ​​in Parlamento che compongono il Gabinetto (Ministri), a beneficio dei suoi sudditi. Sì, il Canada è una monarchia costituzionale, in cui la volontà (legislazione) del monarca è promossa (espressa/proposta) in Parlamento e infine eseguita dai suoi fidati P.C., membri del Governo. Naturalmente, altri deputati del Parlamento possono accettare o respingere, dopo il dibattito, ma non possono né proporre né imporre la loro volontà al monarca”.

Sorprendentemente, il Canada è sopravvissuto per sei mesi senza nemmeno una dimostrazione dell’esistenza di questo processo, a causa di disordini interni al governo, festività stagionali, occulte forze dentro il partito per estromettere l’ex Primo Ministro, una proroga del Parlamento, un’elezione e, nel frattempo, la riunione dei sopravvissuti alle guerre politiche intestine, inclusa la ricostruzione di un nuovo Governo che assumerà le sue funzioni.

Ora si riunirà fino all’ultima settimana di giugno.

La consuetudine vuole che poi “si sciolga” per le vacanze estive e torni solo dopo il Labor Day a settembre, quando inizierà la “vera azione”.

Per alcuni, questo può sembrare strano. Nelle parole del Primo Ministro Mark Carney, il suo governo è stato eletto “per costruire un’economia forte che funzioni per tutti… [un mandato che lui e i ministri]… devono assolvere… con determinazione e forza“. Questo è ciò che afferma la sua lettera di mandato (ordine di marcia) ad ogni membro del Governo.

La lettera di mandato delinea già i compiti da svolgere. Gli esperti politici hanno già iniziato a criticare aspramente il comportamento iniziale del Gabinetto, come un segnale che i singoli P.C. potrebbero sovrapporsi in un’interpretazione frenetica del loro mandato, per apparire attivi e mantenere la propria rilevanza. Hanno più o meno tre settimane per definire i loro “nuovi ruoli”.

Nel frattempo, Re Carlo III ha già il testo. I portavoce di Sua Maestà e quelli del Primo Ministro hanno concordato che il Discorso dal Trono – la Dichiarazione di Visione del Governo – sarà virtualmente religioso nella sua aderenza al contenuto di quella Lettera di Mandato (per leggere la lettera completa, cliccate qui).

Presa sul serio, la Lettera di Mandato rappresenta un’analisi clinica di ciò che non funziona in Canada; un impegno a rimanere concentrati su sette priorità e un ordine a cooperare in quella che sarà l’evoluzione di un nuovo approccio al governo di questo “Paese in evoluzione”. Il messaggio da portare a casa è che potrebbe essere necessario rompere qualche uovo per preparare quella frittata, ma ogni politico dovrebbe prima consultarsi con lui.

Il Corriere potrebbe non essere presente di persona, ma analizzeremo le sfide, le priorità ed i processi per fornire un contesto. Nel frattempo, forse per pura coincidenza, il Canada ha già incontrato il Primo Ministro italiano Meloni ed il suo Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, due alleati politici su cui farà affidamento per controbilanciare il Presidente Trump.

Traduzione in Italiano – dall’originale in Inglese – a cura di Marzio Pelù 

In alto, l’incontro fra il primo ministro Mark Carney e Re Carlo III avvenuto circa un mese fa (foto da Twitter X – @MarkJCarney)

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