Il Covid-19 nel mondo

Lavoratori in isolamento
e supermercati vuoti a Londra

LONDRA – Nel Regno Unito la scorsa settimana sono state 500mila le persone che, dopo aver avuto un contatto con un positivo al coronavirus, hanno ricevuto un avviso dall’app dell’NHS che li obbliga a isolarsi per 10 giorni. Coinvolti numerosi dipendenti di servizi essenziali, in difficoltà pure la polizia e le Poste britanniche.

Scaffali vuoti nei supermercati, distributori di benzina chiusi e non solo. Nel Regno Unito i casi di Covid in costante aumento stanno causando disagi anche a numerosi servizi essenziali. Ciò è dovuto al fatto che molti lavoratori sono costretti a mettersi in isolamento dopo aver avuto contatti con soggetti positivi al coronavirus e aver ricevuto la segnalazione dall’app dell’NHS, il servizio sanitario nazionale britannico. Una crisi di personale a cui è stato dato il nome di ’pingdemic’.

Il termine ’pingdemic’ deriva dal verbo inglese ’to ping’, che letteralmente vuol dire ’tintinnare’, ma che ha assunto il significato di essere segnalato dall’app dell’NHS. L’app avvisa quando c’è stato un contatto ravvicinato per un certo tempo (almeno 15 minuti) a una persona risultata positiva. In caso di segnalazione, occorre isolarsi per 10 giorni ed essere sicuri, tramite test, di essere negativi prima di uscire.

Secondo la Bbc, la scorsa settimana sono stati inviati oltre 500.000 avvisi agli utenti dell’app NHS in Inghilterra e Galles, con un aumento del 46% rispetto ai 7 giorni precedenti. E i numeri sono destinati a salire, data l’avanzata della variante Delta del coronavirus nel Regno Unito.

Le catene di supermercati Tesco, Sainsbury’s e Waitrose si sono scusate per gli scaffali vuoti e hanno tutte confermato che stanno avendo problemi. Anche Lidl a Sky News ha riferito che la quantità di personale che deve autoisolarsi dopo essere stato informato dall’app dell NHS “sta iniziando ad avere un impatto sulle nostre operazioni” e il supermercato sta “lavorando duramente per ridurre al minimo i disagi ai clienti”.

La catena di surgelati Iceland mira a reclutare 2.000 dipendenti in più per coprire le assenze.

L’azienda è stata costretta in alcuni casi a chiudere negozi, dopo che a più di 1.000 lavoratori – poco più del 3% del totale del gruppo – è stato chiesto di autoisolarsi dopo essere stati segnalati dall’app.

Il capo di Iceland, Richard Walker, ha chiesto al governo di adeguare urgentemente l’app e le regole di autoisolamento, prima delle modifiche previste per il 16 agosto, affermando anche che circa il 96% dei lavoratori Iceland che sono stati allertati dall’app dell’NHS non è risultato positivo al coronavirus.

Secondo quanto riporta il Guardian, il governo ha annunciato che alcune aziende potranno richiedere esenzioni per il personale, consentendo ai lavoratori che sono stati segnalati dall’app di tracciamento del NHS di tornare al lavoro dopo un test PCR piuttosto che autoisolarsi per 10 giorni.

Non sono solo le aziende di alimentari ad essere colpite dalla ’pingdemic’.

A causa della carenza di personale, sono stati costretti alla chiusura anche alcuni distributori di benzina.

Il Daily Telegraph ha inoltre riferito che la crisi di personale riguarda anche le forze di polizia in tutto il Paese. Nel Dorset, un terzo del personale della sala controllo era assente dal lavoro dopo essere stato segnalato dall’app o essere risultato contagiato dal Covid.

Anche la Royal Mail, le Poste britanniche, ha affermato che, in un “numero limitato di aree”, i servizi sono stati interrotti a causa delle assenze legate al Covid.

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