Il Covid-19 in Italia

L’Italia supera le centomila vittime
per Covid-19

ROMA – Una soglia terribile, agghiacciante, raggiunta ieri in Italia. Quella delle centomila vittime provocate – in poco più di un anno – dal terribile virus del Covid-19.

Ieri, infatti, al triste computo si sono aggiunti altri 318 decessi registrati lungo tutta la penisola, portando così il computo ufficiale a 100.103 morti.

Quanto ai nuovi casi di positività, ieri se ne sono registrati altri 13.902, per un totale di 3.081.368 contagiati dall’inizio della pandemia in Italia.

Nell’ultima settimana i nuovi casi di infezione da virus SarsCoV2 – su tutto il territorio nazionale – sono aumentati del 23% ed i decessi mostrano i primi segnali di una risalita dopo sei settimane consecutive di discesa. Lo indicano le analisi dell’andamento settimanale della pandemia di Covid-19 eseguite dal professore di Fisica e docente universitario, Giorgio Sestili.

“Per la seconda settimana consecutiva si osserva un aumento dei casi. – osserva il professor Sestili – Nella settimana dal 22 al 28 febbraio si era registrato un aumento del 33% rispetto alla settimana precedente e dal primo al 7 marzo l’aumento è stato del 23%, per un totale di oltre 142.000 casi positivi”, ha precisato l’esperto.

“Dopo sei settimane consecutive di discesa, inoltre, si rileva un aumento dei decessi del 5,3%: è un dato che purtroppo è destinato a salire”. Questo, spiega Sestili, perché in media le variazioni nel numero dei decessi si registrano alla distanza di circa 20 giorni dalle variazioni nel numero dei casi positivi.

“Quello che stiamo cominciando a vedere adesso nei decessi non è che l’inizio di una risalita ed è chiaro fin da adesso, che – osserva il fisico – prima fermeremo i casi, prima fermeremo i decessi”. Tuttavia, prosegue il ricercatore, “non siamo in una situazione come quella di ottobre, con un’accelerazione mostruosa della pandemia in Italia. Al momento i dati vanno analizzati con una grande cautela perché – ha aggiunto riferendosi alla variante inglese – c’è un altro virus in circolazione”.

La settimana dal primo al 7 marzo ha registrato inoltre il 21% in più di nuovi ingressi nelle unità di terapia intensiva; la scorsa settimana l’incremento era stato del 22%. “Con 1.444 nuovi ingressi in una settimana, è stato l’incremento maggiore registrato dall’inizio dicembre”, ossia da quando il dato viene comunicato nel bollettino quotidiano del ministero della Salute.

Sempre nell’ultima settimana, ha concluso il professor Sestili, “sono aumentati anche i ricoverati nei reparti Covid, con 2.880 unità in più rispetto alla settimana precedente”.

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