Il Covid-19 in Italia

In Italia altri 25.673 contagiati
e 373 nuove vittime 

ROMA – Sono stati 25.673 i positivi al test del coronavirus registrati ieri in Italia, il dato più alto – relativo ai neo contagiati – dallo scorso 28 novembre. Quanto ai decessi, le nuove vittime sono state 373 nell’arco delle ultime 24 ore. È salito inoltre il tasso di positività, attestatosi al 6,9% su 372.217 tamponi molecolari e antigenici effettuati.

Sono stati 266 i nuovi ingressi in terapia intensiva Covid, mentre nei reparti di rianimazione ci sono tuttora 2.859 persone in totale. Nei reparti ordinari – di pneumatologia e malattie infettive – sono invece aumentati i pazienti di 365 unità rispetto a mercoledi, portando il totale a 23.247.

La regione con più casi nelle trascorse 24 ore è risultata ancora la Lombardia con 5.849, seguita dalla Campania con 2.981, dall’Emilia Romagna con 2.845, dal Piemonte con 2.322 e dal Lazio con 1.800. Il totale dei casi di contagio da Covid-19, in Italia, è così salito a 3.149.017.

I guariti sono stati ieri 15.000, per un totale di 2.550.483 persone che hanno superato il coronavirus.

Aumenta il numero delle persone attualmente positive, 10.276 ieri e 497.350 in tutto. Di queste, 471.244 permangono in isolamento domiciliare.

Nel frattempo, è molto interessante uno studio condotto sul personale dell’ospedale Niguarda di Milano e realizzato in collaborazione con l’università degli studi del capoluogo lombardo. Il 98,4% dei sanitari vaccinati al nosocomio milanese è risultato poi possedere – dopo l’inoculazione – gli anticorpi contro il Covid-19.

L’indagine ha coinvolto 2.497 operatori che hanno ricevuto il vaccino anti-Covid di Pfizer/ BioNTech. Per il 62,6% sono stati rilevati “livelli elevatissimi di anticorpi a 14 giorni dalla seconda somministrazione del vaccino”.

Lo studio clinico, battezzato ‘Renaissance’, è stato condotto su quello che il Niguarda definisce “uno dei campioni più ampi ad oggi in Italia”. Obiettivo: verificare la risposta immunitaria del personale ospedaliero che, tra gennaio e febbraio, ha ricevuto le dosi del vaccino nell’ospedale milanese.

Il monitoraggio sierologico ha preso in esame i vaccinati sottoponendoli a un prelievo di sangue dopo 14 giorni dalla seconda somministrazione, ed il 98,4% del totale dei vaccinati presi in esame ha dunque sviluppato gli anticorpi attesi, mostrando titoli elevatissimi, nella maggior parte dei casi persino oltre i limiti misurabili dalle apparecchiature utilizzate.

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