TORONTO - Occupazione, crescita, ambiente, immigrazione, rapporti con gli Stati Uniti, commercio estero, sicurezza. Sono questi i grandi temi che dovrebbero caratterizzare la campagna elettorale in vista del voto del 21 ottobre.
Ma fino a questo momento, con i lavori del parlamento ufficialmente terminati e i deputati uscenti impegnati sul territorio, nel dibattito politico quotidiano mancano all’appello proprio queste tematiche, mentre lo scontro verte su questioni marginali, polemiche frivole e prive di sostanza, dove i grandi problemi del Paese vengono puntualmente evitati dai principali partiti.
Ecco allora che liberali e conservatori polemizzano per più di una settimana sulla food guide canadese e su quella che dovrebbe essere la corretta alimentazione. Polemica questa seguita dalla prevedibile cascata di spot negativi in cui si attacca l’avversario con slogan banali e frasi fatte: anche questo è un indice significativo di cosa pensa la nostra classe politica del suo elettorato.
Ultima in ordine di tempo è stata la polemica per la mancata partecipazione di Andrew Scheer alla Pride Parade di Vancouver, con il primo ministro Justin Trudeau pronto a stigmatizzare il comportamento del leader conservatore.
“È importante essere qui oggi - ha sottolineato il leader del Partito Liberale - per mostrare che noi stiamo inequivocabilmente dalla parte dei diritti umani e in difesa dei canadesi”, ringraziando Jagmeet Sing - leader dell’Ndp - ed Elizabeth May (Verdi) per la loro presenza. “È un vero peccato che vi siano alcuni leader di partito che vogliono essere primo ministro e che decidono di stare dalla parte di persone intolleranti invece di difendere la comunità LGBT”.
Benissimo, tutto vero. Però, a nostro avviso, i destini di un Paese non si decidono dalla partecipazione o dal boicottaggio del Pride Parade.
In questo momento sono altre le questioni fondamentali che interessano ai canadesi, temi e problematiche che hanno un impatto sulla nostra vita quotidiana.
Ed è per questo, quindi, che ci auguriamo che con l’avvicinarsi dell’appuntamento alle urne anche il dibattito politico faccia un salto di qualità.