"Lord" Filion se ne va: era l'ora

di Joe Volpe del 12 June 2022

TORONTO - Uno degli artefici del pasticcio che Toronto è diventata, il consigliere John Filion (nella foto sopra, dal suo profilo Twitter), ha annunciato giovedì ad un giornale locale il suo ritiro dalla politica cittadina. Bene, però non trattenete il respiro. Il consigliere della zona di Willowdale l'aveva già fatto in passato.

Nel 2018, prima che Premier Ford causasse la riduzione del numero dei distretti cittadini per allineare i loro confini con i collegi elettorali provinciali e federali esistenti, Filion aveva annunciato che non avrebbe chiesto la rielezione. I residenti del vecchio Ward 18 ne avevano piene le "scatole".

I giornali delle testate giornalistiche comunitarie hanno citato l'iper-sviluppo, la frustrazione per il sovraffollamento sulla linea della metropolitana Yonge e l'aggressivo sviluppo dei condomini che ha messo a dura prova infrastrutture e servizi.

Il Corriere Canadese ha puntato il dito anche contro la sua “ragione” per opporsi alla privatizzazione degli “obblighi di smaltimento dei rifiuti” del Comune perché l'attività rischiava di finire nelle mani dei tipi “Tony Soprano”, nome in codice per indicare i mafiosi italiani. GFL, la cui struttura di proprietà include(va) un ex giocatore della NHL di etnia italiana, decise di ignorarlo.

Il sedicente reale di Willowdale, in vera pretesa monarchica, annunciò la sua "abdicazione", sfruttando l'organizzatrice della comunità Lily Cheng come suo successore salvo, poi, cambiare idea e insegnarle il significato della famigerata citazione “et tu Brute”.

Ora, sostiene che negli ultimi quattro anni ha assistito al peggioramento delle condizioni ai minimi termini. Davvero, non è uno scherzo? Anche coloro che sono affetti da deficit della vista possono vederlo.

Cosa stava facendo, lui, in qualità di uno dei 24 consiglieri che presiedevano alla scomparsa del Comune? Per gli statisti, lui era una dinamica integrale nella cabala "progressista" dei consiglieri che si impegnavano nella censura delle posizioni editoriali del Corriere. Hanno privato il giornale della pubblicità del Comune (con denaro pubblico) a meno che non cambiassimo posizione sul valore di alcune discutibili iniziative patrocinate dal Comune che promuovono la prostituzione tra i minori senza fissa dimora. Problemi infrastrutturali, riparazioni stradali, circolazione del traffico di dispersione delle acque reflue, trasporti pubblici ecc. stanno nelle retrovie, dimenticati.

In quest'ultimo mese, il suo ex dipendente e collaboratore di sotterfugi, furbizia e fango - un amministratore del TCDSB che si sovrappone al suo rione - ha fatto produrre due "newsletter", a colori, di 16 pagine per inviarle via e-mail a genitori cattolici, a spese del TCDSB.  Lui è presente in primo piano in entrambe.

Nessuna persona ragionevole vedrebbe il prodotto e l'esercizio come nient'altro che un abuso di risorse pubbliche per un vantaggio politico personale.

Se, questa volta, Lord Filion è seriamente intenzionato a partire, bene. E buona liberazione.

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