TORONTO - Il fiduciario Vincent Iantomasi ne ha abbastanza della condotta scurrile dei trustee woke del suo consiglio scolastico e dell'apparente falsità del suo segretario/direttore, che è in procinto di trasferirsi al St. Michael's College School di Toronto, con la benedizione del suo amico, il vescovo di Hamilton.
La moglie di Iantomasi, Arlene, ha inviato una lettera a Pat Daly e l'ha mandata in copia ai media locali, in cui contesta la sua presunta affermazione che "il fiduciario Iantomasi era consapevole di essere stato ritenuto colpevole delle accuse del Codice di condotta il 24 maggio 2022". Falso, dice la Iantomasi, "Con questa lettera intendo affermare inequivocabilmente che il fiduciario Iantomasi non è stato formalmente informato di essere stato dichiarato colpevole il 24 maggio".
Inoltre, aggiunge: “Non è risultato essere nell'e-mail del provveditorato da prima del 29 aprile 2022 perché (1) non può accedere alle e-mail del consiglio, [e il dipartimento IT di HCDSB] ne è a conoscenza; (2) ha l'ordine del dottore di riposare e stare [lontano dal lavoro] e dai media; (3) non ha ricevuto [il] plico dal provveditorato in merito all’incontro di martedì; (4) il Consiglio [aveva] approvato una mozione per esonerarlo dal partecipare alle riunioni del consiglio per motivi medici; (5) Il fiduciario Iantomasi non ha [né] ricevuto [né] letto il presunto rapporto sul codice di condotta”.
Il Corriere ha tentato di contattare Daly, che sta andando via, e l'attuale presidente Marvin Duarte, autore della denuncia, per un commento. Fino al momento di andare in stampa, senza risposta.
Durante la riunione di martedì, 26 luglio 2022, una mozione (qui sotto) presentata dall'ex presidente Pat Murphy e approvata da Duarte, Agnew, Guzzo, O'Hearn-Czarnota, per condannare e sanzionare il fiduciario Iantomasi, includeva una dichiarazione secondo cui aveva il diritto di ricevere e di rispondere alle accuse contenute nel rapporto, dell'investigatore (finora incognito) entro e non oltre il 29 luglio 2022.
Qualcuno di questi individui può essere preso sul serio? Apparentemente Daly non ha avuto la cortesia di avvertire il fiduciario Iantomasi, ma deve averlo scambiato per un giornalista del Burlington Post.
Qui sotto, trovate la risposta di A. Iantomasi al suddetto giornalista Roland Cilliers che doverosamente ha contattato la Iantomasi per un commento.
Salve Rolando,
Grazie per averci contattato. Questa è una novità per noi.
Come affermato in precedenza, mio marito è ancora in congedo medico e ne aveva informato il Consiglio quando è entrato in ospedale.
Aveva anche informato il vicepresidente del consiglio, dopo aver ricevuto inizialmente le accuse del presidente, che si sarebbe difeso da eventuali accuse; tuttavia, non ha visto la relazione presentata al consiglio.
La sua risposta al Vicepresidente è stata inviata il 5 maggio 2022 dall'ospedale prima dell'intervento chirurgico d'urgenza avvenuto il 7 maggio 2022, quindi non ha potuto rispondere a causa delle sue condizioni di salute. Ha informato il Consiglio e il Direttore del suo congedo (nota del chirurgo datata 9 maggio che è stata inviata al Direttore lo stesso giorno).
Non ha ancora potuto dedicarsi alle questioni del provveditorato a causa di sopravvenute complicazioni ed è ancora in convalescenza.
Non ha partecipato alle riunioni, non ha ricevuto e-mail dal provveditorato e non era a conoscenza di alcun verdetto contro di lui. Inoltre, non ha ricevuto corrispondenza, né telefonate, dal Consiglio o dall'ufficio del Direttore che lo informassero del procedimento. Al Sig. Iantomasi non è stato inviato il verbale della riunione del Consiglio.
La decisione e le sanzioni, visto che è in congedo medico e non ha potuto difendersi, sono infelici e deludenti. Se fosse stato in grado di affrontare le accuse come avrebbe voluto fare, lo avrebbe fatto.
Inoltre, il Codice del Consiglio prevede che solo la deliberazione votata possa essere resa pubblica e che la discussione di qualsiasi questione disciplinare rimanga a porte chiuse.
Cordiali saluti
Arlene Iantomasi, BA.
(Traduzione in italiano a cura di Mariella Policheni)