Croazia da urlo, Messi in crisi: flop Argentina
NIZHNY NOVGOROD Un disastro. Su tutta la linea. È questa la sentenza della serata di Novgorod per l’Argentina, con tutti i nodi del pettine che arrivano in una volta sola. Dal gioco – totalmente assente già nella fase di qualificazione mondiale – alle convocazioni e le scelte di formazione del ct Sampaoli; dagli interpreti stessi, che attacco escluso sono assolutamente mediocri alla questione Leo Messi, ombra di se stesso, come al solito, senza l’amata camiseta del Barcellona.
Qui dentro, l’ordinata e tosta Croazia, ha fatto festa. Resistendo prima con grande ordine ai comunque velleitari tentativi argentini e spadroneggiando poi dall’errore clamoroso di Caballero in poi.
Il gol di Rebic e i sigilli dei sontuosi Rakitic e Modric a suggellare la prestazione dominante in mediana proprio dei perni di centrocampo di Barcellona e Real Madrid. La Croazia insomma, squadra vera, fa festa e va agli ottavi. L’Argentina invece,che squadra non lo è per nulla – e non certo da stasera – aggrappata a una flebile speranza. Se oggi l’Islanda vince è praticamente fuori dal mondiale (dovrebbe sperare in una vittoria croata con parecchi gol di scarto e battere la Nigeria con risultato abbondante); così come è certa di non essere più padrona del proprio destino con qualsiasi altro risultato. Dovrà vincere con la Nigeria e poi sperare. E vista la squadra di stasera, già la prima ipotesi, è tutt’altro che scontata.
Sampaoli lascia ancora in panchina Higuain e Dybala, ma anche Pavon: in campo con Messi e Aguero c’è Meza. Al 30’, pasticcio della difesa croata, ma Perez a porta vuota spara fuori. Poco dopo Mandzukic schiaccia malissimo di testa da posizione invitante. La partita è equilibrata: l’Argentina prova a comandare il gioco, ma la Croazia non rinuncia a pressing e ripartenze veloci. Poco prima del fischio finale del primo tempo Rebic si divora una ghiotta occasione in contropiede con un dribbling di troppo.
L’Argentina non sfonda. Anzi, fa una grande fatica ad avvicinarsi alla porta avversaria. Così si prepara ad entrare Higuain. Ma nel frattempo arriva la papera di Caballero. Il portiere invece di rinviare il pallone arrivato con un retropassaggio di Mercado, prova il suggerimento di fino. Risultato: palla svirgolata, Rebic ringrazia e con una bella girata lo beffa. Sampaoli corre ai ripari con una doppia sostituzione: dentro Higuain e Pavon per Aguero e Salvio.
Dalic risponde togliendo proprio Rebic per mettere Kramaric. L’Argentina alza il ritmo, ma non basta. Sampaoli si gioca anche la carta Dybala. Il talento della Juve dà un po’ di brio all’attacco, ma all’81’ la Croazia chiude la partita. Ci pensa Modric: dribbling e destro perfetto da fuori area.
Prima della fine arriva la traversa di Rakitic su punizione. Poco male, il centrocampista del Barcellona si rifà al 92’: 3-0 e Argentina umiliata.