TORONTO - A paventare l’ipotesi che Edith Blais, 34enne originaria del Quebec e il compagno italiano Luca Tacchetto di 30, possano essere stati rapiti non è più solo l’imprenditore canadese residente in Burkina Faso Patrick Gagnon.
Anche Global Affairs ieri ha detto di non escludere la tesi di un rapimento dei due giovani dei quali si sono perse le tracce tre settimane fa.
La Blais, nata a Sherbrooke e Tacchetto stavano viaggiando in Burkina Faso quando tutte le comunicazioni con le loro famiglie "si sono interrotte bruscamente" il 15 dicembre.
La coppia è stata vista l’ultima volta nella città di Bobo-Dioulasso, nella zona Sud-Occidentale del Paese, da dove intendeva raggiungere la capitale Ouagadougou per poi dirigersi verso il Togo.
Luca Tacchetto è il figlio dell'ex sindaco di Vigonza, Nunzio Tacchetto. La destinazione finale di Luca ed Edith pare fosse il Togo perché il 30enne architetto padovano aveva promesso a un amico conosciuto l’anno scorso in California di aiutarlo nel realizzare di un villaggio per i disagiati.
In auto da Vigonza per migliaia di km era transitato dapprima in Francia e Spagna, poi in Marocco, Mauritania, Mali e Burkina Faso.
Il ministro per lo Sviluppo internazionale, Marie-Claude Bibeau, ha detto a Radio Canada che, sebbene non ci siano conferme, le autorità stanno trattando il caso come se si trattasse di un sequestro.
Jocelyne Bergeron, madre di Edith Blais, ha detto di essere ottimista e di credere che le autorità riusciranno a trovare la figlia e il fidanzato .vivi e vegeti”.
Sulla sparizione della coppia si possono per ora solo formulare delle ipotesi. L’arresto è in un certo senso l’ipotesi più rassicurante e dimostrerebbe la loro esistenza in vita e spiegherebbe la mancanza totale di collegamenti. L’ambasciatore italiano però crede che, dopo così tanti giorni, se i due fossero incarcerati nel Paese, sarebbe venuto a saperlo.
La rapina è anche una ipotesi: “Viaggiare sicuri”, il portale della Farnesina dedicato ai viaggiatori (siano essi turisti o d’a.ari) parla chiaramente di fenomeni di banditismo anche violento, tanto che – dopo aver sconsigliato i viaggi in Burkina Faso – suggerisce comunque, “in caso di transito o di permanenza nel Paese, che gli spostamenti siano accompagnati da misure di sicurezza adeguate quali servizio di scorta, spostamenti nelle ore diurne o viaggi in convoglio.
O ancora i giovani avrebbero avuto un incidente oppure si sarebbero isolati volontariamente anche se, soprattutto quest’ultima supposizione, sembra molto improbabile al momento che sia Blais che Tacchetto contattavano spesso le rispettive famiglie.
Il rapimento è l’evenienza più probabile visto che il Paese è profondamente instabile sia per la presenza di terroristi riconducibili a frange dell’ISIS sia per la presenza di bande di predoni. Di certo la prolungata assenza del giovane architetto padovano e della sua amica canadese desta sempre più preoccupazione.
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