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Dopo 20 anni Barazzutti saluta la nazionale

ROMA – Anche l’ultimo alfiere di quella straordinaria squadra che nel 1976, in Cile, conquistò da giocatore – insieme a Panatta, Bertolucci e Zugarelli – l’unica Coppa Davis mai vinta dal tennis azzurro, ha lasciato l’incarico di cosiddetto ’capitano non giocatore’ (ma a tutti gli effetti un commissario tecnico, ndr) delle nazionali, sia maschile che femminile.

Parliamo del 67enne Corrado Barazzutti da Udine, un friulano tutto grinta e carattere che dal 2001 ad oggi ha portato i colori dell’Italia – specie con le donne – a trionfare sui campi da tennis di tutto il mondo.

Come guida tecnica delle ragazze, Barazzutti ha vinto insieme a loro ben 4 edizioni della Federation Cup – nel 2006, 2009, 2010, 2013 – ossia l’equivalente di quella che per gli uomini è la Coppa Davis, il trofeo per nazioni. Le grandi atlete che Barazzutti ha condotto a così tante vittorie azzurre in Fed Cup sono state Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Roberta Vinci e Sara Errani, capaci persino di ’bastonare’ più volte le sorelle statunitensi, Serena e Venus Williams, quando erano entrambe all’apice delle loro carriere.

A Barazzutti, che continuerà a seguire Fabio Fognini nei tornei ATP, è stato scelto come successore sulla panchina azzurra il 39enne livornese Fabio Volandri, che di certo non ha entusiasmato per la sua carriera professionistica da tennista, come invece aveva fatto il buon ’Barazza’.

Successione per scelta anagrafica? Forse. Ma Volandri avrà comunque a disposizione un “materiale umano” del calibro di Jannik Sinner, Matteo Berrettini e Fabio Fognini per andare alla conquista della seconda Coppa Davis della storia.

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