Referendum, le ragioni per le quali dovreste votare Sì
Referendum, le ragioni per le quali dovreste votare Sì
Referendum, le ragioni per le quali dovreste votare Sì
dell’onorevole Joseph Volpe, Editore
TORONTO – Quarant’anni dopo la sua scomparsa ho finalmente imparato a capire come gli italocanadesi, no, diciamo canadesi, della generazione di mio zio debbano essersi sentiti quando venivano chiamati “nemici stranieri”.
Donatangelo (Danny) Liscio era il primogenito di mio nonno, nato a Toronto nel 1904, nel luogo che ora occupa il Victoria Sick Children’s Hospital, dove mio nonno comprò la sua prima casa. Era vicino a mio padre quando diedero il benvenuto a mia madre, me e i miei fratelli, che scendevamo dal treno da Halifax, nel 1955.
Era un brav’uomo. Ci veniva a trovare ogni giorno quando tornava dal lavoro, solo per assicurarsi che fosse tutto a posto. Lo guardavo con ammirazione. Assomigliava moltissimo a mio nonno. Per un ragazzino come me era grande e forte. Parlava questa nuova lingua… l’inglese.
Non sembrava affatto interessato nelle cose italiane. Uno dei suoi cugini, anche lui si chiamava Danny, aveva servito nella Marina canadese durante la guerra. Non riuscivo a capire come alcuni dei miei cugini potessero “imbracciare le armi” contro i loro stessi parenti.
Ero giovane. Pensavo in termini di guerra civile. A lui non piaceva, e me lo disse. Ero abbastanza fortunato da avere una famiglia che mi lasciasse “insistere sulla questione”, per così dire, e protestare perché non mi sembrava giusto che suo cugino combattesse contro suo zio – mio nonno.
Provavo a farmi un quadro del Paese in cui ero nato, visto attraverso gli occhi di un ragazzino. Che ne sapevo di conflitto politico, espansioni imperialiste, sistemi autoritari, sfiducia nazionale, libertà e via dicendo?
Mio zio e i suoi zii erano sorvegliati praticamente ogni giorno dalla RCMP e connessi organi di polizia perché il Canada, in quanto dipendente dal Regno Unito, era in guerra con l’Italia. Il valore della partecipazione Canadese non era stato mai messo in dubbio. Quello che diventò un problema fu il War Measures Act, che trattava i nati in Canada – come mio zio e altri miei parenti – come soggetti britannici, e gli italiani come traditori nemici dello Stato – nemici stranieri.
Lui fu di fatto “criminalizzato” per essere nato a casa sua – il suo mondo messo sottosopra. Non era di aiuto che la RCMP effettuava la sua sorveglianza dal luogo che lui e altri avevano contribuito a costruire, Casa Italia. Le autorità locali infatti usarono la presenza della stessa come ulteriore prova di “slealtà” alla loro causa. Lui si sentì sempre “deluso” e “abbandonato” dall’Italia.
Avanti veloce alla settimana scorsa, quando uno dei “luminari” dell’Italia contemporanea, Alessandro Pace, un giurista a favore del fronte del No nella compagna referendaria, cui è a capo, si è scagliato contro gli italiani che risiedono all’estero, se votano Sì… andando tanto oltre da minacciare di ricorrere in tribunale nel caso in cui il loro coinvolgimento risulti nella vittoria del Sì.
Forse pensava che, dato che la “criminalizzazione” degli “oppositori” aveva funzionato per il governo canadese negli anni della guerra, avrebbe funzionato anche per lui. In ogni caso, per lui e altri “degni politici” del calibro di Massimo D’Alema, Beppe Grillo, Salvini e la fazione del No, i miei stessi figli, come mio zio prima di loro, sono stati relegati al rango di “nemici stranieri”. Ancora una volta a causa del nostro retaggio culturale siamo diventati “nemici stranieri”, non del Canada ma dell’Italia – stavolta secondo gli italiani.
In democrazia possiamo sempre scegliere di sbarazzarci di queste persone votando perché se ne vadano – mettere fine alle loro sciocchezze. Se potete votare fatelo entro lunedì e votate Sì.
Venerdì 25 Novembre 2016
More in Focus
Assemblea delegati, Vatri è presidente sezionale
Feb Fri ,2019
L’unico carcere minorile al femminile in Europa
Jan Mon ,2019
Gala di successo dell’Associazione Valle Peligna
Dec Fri ,2018
Bill 5, i consiglieri italocanadesi si spaccano
Aug Wed ,2018
Omicidio di Elena Marcucci, arrestato il nipote
Aug Tue ,2018
Sparatorie a Toronto ed Etobicoke: due feriti
Aug Thu ,2018
Ecco la lettera integrale dei trustees
Jul Thu ,2018
Giro intorno all’Ontario in 80 (prossimi) giorni
Mar Mon ,2018
Maria Rizzo e Tcdsb contro il Columbus Centre
Dec Mon ,2017
“Né di sinistra, né di destra, ma onesto”
Dec Wed ,2017
Cattive conseguenze se non c’è una voce discordante
Nov Tue ,2017
La pagliacciata delle “consultazioni” della VCI
Sep Fri ,2017
L’On. Boschi: Italocanadesi importanti per l’Italia
Sep Mon ,2017
La trustee alla fine accetta la sua sconfitta
Feb Tue ,2017
York Region, il ministro perde la pazienza
Jan Fri ,2017
Le nuove idee copiate dalla Nasl
Jan Thu ,2017
Una sola opzione vuol dire che hanno già deciso
Jan Tue ,2017
Rimpasto, un’altra opportunità mancata
Jan Thu ,2017
Un rimpasto per sopravvivere politicamente
Jan Wed ,2017
La vergogna delle critiche a Tassone
Jan Mon ,2017
Nazzareno Tassone, giovane eroe italocanadese
Jan Fri ,2017
Netanyahu, anche gli Usa hanno detto basta
Dec Wed ,2016
Lo sgarbo di Vanney a Giovinco e al calcio italiano
Dec Mon ,2016
Referendum, ultima chiamata dal Canada
Dec Thu ,2016
Castro, rivoluzionario cubano nel bene e nel male
Nov Tue ,2016
Fronte del No, manca la credibilità
Nov Wed ,2016
Piaccia o non piaccia, la nostra comunità esiste
Nov Mon ,2016
In gioco il futuro del partito al governo in Ontario
Nov Fri ,2016
Referendum, la sfida alle “vacche sacre”
Nov Wed ,2016
Matteo Renzi sanguina e nuota con gli squali
Nov Tue ,2016
Una vittoria sullo stile “alla faccia vostra”
Nov Thu ,2016
Sorbara, dubbi sulla tempistica delle indagini
Nov Tue ,2016
Usa 2016: ultima chiamata per evitare il disastro
Nov Mon ,2016
Politica americana, il teatro dell’assurdo
Nov Fri ,2016
Ciò che offre il Paradiso per alcuni non basta
Nov Wed ,2016
Senato, uno sgarbo deliberato agli italocanadesi
Nov Tue ,2016
Il tentato colpo di Stato da parte dell’Fbi
Oct Mon ,2016
Lo YCDSB dimentica i bisogni della comunità
Oct Fri ,2016
La Vallonia ha agito come le Province canadesi
Oct Wed ,2016
Clinton anche solo con l’immagine strabatte Trump
Oct Fri ,2016
Lo “splendido isolamento” diventa discriminazione
Oct Fri ,2016
Guardati allo specchio: il nemico è davanti a te
Oct Wed ,2016
Test preliminari sul referendum costituzionale
Oct Thu ,2016
Usa 2016, la partita è tutt’altro che decisa
Oct Mon ,2016
Sfide in Italia, test per il Nord America e l’Ue
Sep Wed ,2016
York Catholic: serve trasparenza e comunicazione
Sep Thu ,2016
Deportazione, trattiamo tutti allo stesso modo
Sep Tue ,2016
Un campanello d’allarme per la Premier
Sep Fri ,2016
Grazie Charlie Hebdo, ora via!
Sep Tue ,2016