Bill 5, i consiglieri italocanadesi si spaccano
Bill 5, i consiglieri italocanadesi si spaccano

TORONTO – Dalle parole ai fatti. Il consiglio comunale di Toronto lunedi, con il voto di 27 a favore e 15 contrari, ha deciso di portare in tribunale il Bill 5 voluto dal premier Ford. La legge – nota come Bill 5 – e stata approvata la settimana scorsa e adegua la mappa dei ward di Toronto con i riding federali, riducendo il numero dei consiglieri comunali da 47 a 25 prima delle elezioni comunali del 22 ottobre. Il portavoce di Tory, Don Peat, ha detto che la citta sara presente all’udienza della Corte Suprema il 31 agosto. ≪Abbiamo dato l’incarico allo staff legale del comune di procedere con la sfida che rappresenta un cambiamento colossale alla governance della nostra citta, nell’aula di un tribunale – ha detto il sindaco John Tory – attaccare questa legislazione e il processo utilizzato per metterla in atto e la cosa giusta e responsabile da fare≫. Il voto di lunedi a City Hall ha segnato una spaccatura nel gruppo di consiglieri italocanadesi:
a sostenere l’uso di vie legali per tutelare il numero attuale di consiglieri sono stati Maria Augimeri, Frances Nunziata, Anthony Perruzza e Lucy Troisi. A opporre un no a Tory e quindi a ritenere la mossa del premier Ford vincente per la citta sono stati invece Vincent Crisanti, Giorgio Mammoliti, Justin Di Ciano e Frank Di Giorgio. Quel che il primo cittadino di Toronto trova decisamente sbagliata e la tempistica con la quale il cambiamento apportato dal governo provinciale entrera in vigore: ≪I tempi strettissimi, vale a dire prima delle elezioni di ottobre, mettono la citta in una situazione inconcepibile≫, ha detto Tory. Il consiglio ha anche votato per sottoporre al city clerk Ulli Watkiss di respingere, qualora si renda necessario, la data delle elezioni. Durante l’incontro Tory ha suggerito che adire alle vie legali, indipendentemente dal risultato, potrebbe aiutare a definire il confine tra l’autorita della provincia di legiferare su questioni che riguardano Toronto e i ‘principi democratici costituzionali’. Tra i consiglieri che si sono schierati con Tory c’e Joe Cressy il quale sostiene che permettere che la decisione del governo provinciale non incontri alcuna opposizione significa creare un pericoloso precedente e che le motivazioni di Ford sono piu personali che politiche. ≪E una mossa vendicativa, e fare cattiva politica e lo e perche (Ford) non e altro che un perdente irascibile – ha detto il consigliere – non ha vinto la poltrona di sindaco qui, non ha preso il maggior numero di voti nelle elezioni provinciali qui, cosi ha deciso di voltarci le spalle e attaccare la nostra citta≫. Di tutt’altro parere il consigliere Mammoliti, sostenitore del Bill 5, ha detto che per discutere di questo problema si stia sprecando il denaro dei contribuenti e che i consiglieri che si oppongono al cambiamento “vogliono solo difendere il loro posto di lavoro”. Intervenendo alla conferenza annuale della Association of municipalities of Ontario, il premier Ford ha rassicurato i presenti dicendo che non ha in programma nel prossimo futuro di ridurre il numero di consiglieri in altre municipalita. ≪Possono discutere del Bill 5 quanto vogliono – ha detto riferendosi al meeting di City Hall – abbiamo gia preso la decisione di far funzionare il governo in modo piu efficiente nella citta di Toronto≫. A suo parere e inutile sprecare tempo, i giochi son fatti.
Nella foto: il risultato della votazione: in verde i consiglieri favorevoli ad una azione legale, in rosso quelli contrari e in bianco i nomi degli assenti