Il Commento

Federico Fellini: icona del cinema italiano

TORONTO – Trenta capolavori, diciassette nomination all’Oscar e cinque statuette, una schiera di attori e attrici superstar che hanno lanciato la loro carriera grazie alla sua creatività, un inventore di parole – come “paparazzi” – che catturano l’azione e il significato socio-filosofico che trascendono il tempo e lo spazio… l’elenco dei meriti dei suoi successi e, per estensione, l’illimitata portata del genio umano [italiano] nel trasformare l’ambiente del XX secolo e oltre, questo è il contributo di Fellini alla società contemporanea.

Grazie ad una partnership creata dal Consolato Generale d’Italia di Toronto, presieduto da Luca Zelioli, e dall’Istituto Italiano di Cultura, ci si è riuniti martedì 9 settembre per celebrare e glorificare la collezione di alcuni dei capolavori di Fellini esposti “localmente”.

Nessun “luogo” più appropriato di Casa Loma avrebbe potuto o voluto esserci per la “mostra“. Casa Loma è la massima espressione del desiderio canadese all’inizio del Novecento di mettere in mostra i frutti dello spirito imprenditoriale nordamericano. Rimane una testimonianza dell’ispirazione che i successi del passato realizzati con l’aiuto [in parte] dei lavoratori italiani hanno contribuito a plasmare la società moderna.

Invitati provenienti dall’alta società professionale ed imprenditoriale di Toronto si sono accalcati nel castello per ammirare da vicino i pezzi da collezione tratti dalle opere del produttore cinematografico.

Promotori, professori, storici del cinema, ristoratori, benefattori, aspiranti attori e appassionati di moda hanno letteralmente riempito le sale.

L’appello dei presenti sarebbe così lungo che ci vorrebbero due edizioni del giornale per coprirlo, e rischieremmo una causa legale da parte di coloro che potrebbero sentirsi esclusi. Ma l’evento ha dimostrato il potere attrattivo della creatività e del genio italiano che la diaspora porta a Toronto ed in Canada.

Traduzione in Italiano (dall’originale in Inglese) a cura di Marzio Pelù

Qui sotto, una fotogallery dell’evento (foto: Corriere Canadese)

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