Eventi estremi, colpito il 23% della popolazione canadese
TORONTO – Secondo un nuovo sondaggio, quasi un canadese su quattro è stato direttamente colpito da eventi meteorologici estremi negli ultimi dodici mesi. Stando alla ricerca, condotta da Leger online su un campione di 1.529 canadesi tra il 13 ed il 15 giugno, il 23% dei canadesi intervistati ha dichiarato di essere stato personalmente colpito da eventi meteorologici estremi come ondate di calore, alluvioni, incendi e tornado negli ultimi dodici mesi.
Tra coloro che hanno dichiarato di aver risentito degli effetti degli eventi meteorologici estremi, quasi due terzi hanno riferito di essere stati costretti a rimanere in casa a causa di preoccupazioni per la qualità dell’aria (65%), mentre il 39% ha riferito di aver sofferto di stress emotivo. Il 27% di coloro che hanno riferito di aver subito eventi meteorologici estremi ha dichiarato di aver dovuto rimandare dei piani di viaggio, mentre un quinto ha dichiarato di aver subìto danni materiali (20%). L’8% è stato costretto ad evacuare a causa di inondazioni, il 7% per gli incendi.
Il sondaggio arriva nel bel mezzo di una stagione funestata dagli incendi. Quest’anno in Canada sono già stati documentati oltre 2.000 incendi, che hanno bruciato quasi 40.000 chilometri quadrati di terreno: circa tre quarti della superficie totale bruciata si trova in Alberta, Saskatchewan e Manitoba.
La percentuale di canadesi che affermano di essere stati colpiti da eventi meteorologici estremi è in realtà scesa dal 35% riportato da Leger quando pose la stessa domanda nell’agosto 2024, un anno dopo la peggiore stagione di incendi boschivi in Canada, quella del 2023, quando gli incendi boschivi colpirono quasi tutte le province ed un denso fumo ricoprì le città di il Canada per giorni e, in alcuni casi, per settimane.
La ricerca affronta anche le preoccupazioni per l’immediato futuro, in riferimento al fatto che i modelli di Environment and Climate Change Canada suggeriscono che le temperature saranno di circa uno o due gradi superiori alla norma in tutto il Paese fino ad agosto. Ebbene, il sondaggio di Leger suggerisce che quasi due terzi dei canadesi sono preoccupati per le estati calde e le ondate di calore. Quei due terzi diventano il 74% degli intervistati nella British Columbia: Natural Resources Canada prevede, non a caso, un rischio di incendi estremo nella parte meridionale della British Columbia a luglio.
Il numero di canadesi preoccupati per un’estate calda è diminuito dall’indagine dell’agosto 2024, che ha rilevato che il 70% degli intervistati era preoccupato per il caldo estivo.
Secondo il vicepresidente esecutivo di Leger, Andrew Enns, questo sondaggio realizzato poco prima prima dell’inizio dell’estate serve ad ottenere una base di riferimento per studiare come gli eventi recenti influenzano la percezione del clima da parte dei canadesi. “E poi potremo avere questa conversazione e dire davvero: ‘ok, sì, c’è un impatto temporale’ e tenerne conto quando analizziamo questi aspetti”, ha affermato Enns, aggiungendo che l’istituto sta pianificando un altro sondaggio per la fine dell’estate.
Tornando ai risultati, la percentuale di canadesi che hanno dichiarato di essere preoccupati per il cambiamento climatico è scesa al 59% dal 63% registrato nell’indagine di agosto 2024, mentre esattamente la metà dei canadesi intervistati ha affermato che c’è ancora tempo per invertire le conseguenze del cambiamento climatico, con un aumento di due punti percentuali rispetto ad agosto 2024.
Per scaricare/consultare il sondaggio integrale originale, cliccare qui: Extreme-weather-events_June-16th
Nella foto in alto, l’immagine di copertina della ricerca di Leger (https://leger360.com/attitudes-towards-extreme-weather-events/)
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