OUAGADOUGOU - Un agguato contro un convoglio di cinque autobus, che trasportava impiegati della società mineraria canadese Semafo Inc., ha provocato - nel Burkina Faso - almeno 37 morti e 60 feriti.
Secondo le prime note che giungono dal Paese africano (ma non ancora confermate da Ottawa, ndr) non vi sarebbero cittadini canadesi direttamente coinvolti nell’attentato. Gran parte delle vittime erano minatori impegnati nelle cave situate a nord-est del Burkina Faso.
La Semafo Inc. è una società mineraria canadese, con attività di produzione ed esplorazione dell’oro in Africa occidentale.
Nel recente passato, numerose accuse erano state mosse all’indirizzo della compagnia canadese, con sede a Montreal, per aver sostenuto i regimi corrotti di Blaise Compaoré - ex presidente e dittatore del Paese africano, dal 1987 al 2014 - e della giunta militare che lo ha poi sostituito in Burkina Faso.
Evasione fiscale e "salari da schiavi" sono ulteriori accuse mosse contro la compagnia canadese da organizzazioni non governative che operano in Burkina Faso, Guinea e Niger.
Nel frattempo, almeno cinque gendarmi sarebbero stati uccisi durante l’assalto ad un distaccamento militare basato a Oursi, nel nord del Paese, vicino al confine con il Mali.
Fonti ufficiali parlano di "un attacco di vasta portata, ad opera di un commando costituito da diversi uomini armati".
I fatti sono avvenuti all’indomani dell’assassinio di Oumarou Dicko, vice-sindaco della città di Djibo, anche questa vicina alla frontiera settentrionale.
Insieme ad altre tre persone, il politico locale è caduto vittima di un’imboscata mentre viaggiava a bordo di un veicolo diretto alla capitale Ouagadougu.
Questi attacchi avvengono alla vigilia del consiglio dei ministri G5 della regione del Sahel - previsto nella capitale del Burkina Faso - in concomitanza con la visita del ministro della difesa francese, Florence Parly.
Il Burkina Faso è un Paese in piena emergenza climatica e dilaniato dagli attacchi jihadisti. L’attuale presidente, Roch Kaboré, parlando all’Onu ha ammesso che "il terrorismo sta dilagando nel Paese e le conseguenze sul piano umanitario, sociale, economico sono incalcolabili".
Giorgio Mitolo