TIRANA - La terra continua a tremare in Albania, con decine di scosse di assestamento, dopo la prima - di grado 6,5 sulla scala Richter - che ha seminato morte e distruzione nel Paese che si affaccia sul Mar Adriatico, dirimpettaio della Puglia.
Il nuovo bilancio (mentre il Corriere Canadese va in stampa) vede il numero delle vittime salito a 21, dopo il ritrovamento di altre tre persone senza vita sotto le macerie, a Durazzo. I feriti sono almeno 600, mentre si ignora tuttora quanti siano i dispersi.
Proseguono le operazioni di soccorso che hanno portato all’estrazione dalle macerie di 42 persone sopravvissute al crollo di alcuni palazzi.
Il primo sisma, di magnitudo 6,5, ha colpito il Paese delle Aquile alle ore 3,54 del mattino (ora locale). Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia italiano, il sisma ha avuto ipocentro a circa dieci chilometri di profondità - nel Mare Adriatico - ed epicentro tra Shijak e Durazzo.
In Italia, il terremoto è stato chiaramente avvertito in Puglia, Basilicata, Campania ed Abruzzo, ma dalla sala operativa del ministero degli interni non risultano segnalazioni di danni in alcuna regione. In Puglia, specie nelle province di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto la gente è stata bruscamente svegliata dal sisma.
Tornando in Albania, sotto le macerie sono morte dodici persone a Durazzo - la più importante città portuale del Paese - cinque a Thumane. A Kurbin è invece deceduto un uomo che nel tentativo di salvarsi si è lanciato nel vuoto dal balcone di casa. Nella capitale Tirana, la gente è scesa in strada nella notte in preda al panico.
A Thumane squadre di soccorritori e volontari stanno ancora scavando sotto le macerie di una palazzina dove si pensa ci possano essere almeno tre persone ancora intrappolate. L’area è stata isolata dalla polizia, mentre alcune ruspe rimuovono i detriti più grandi.
Almeno quattro le vittime - due donne, un anziano e il suo nipote adolescente - tra le macerie dell’hotel Vila Palma, uno stabile di tre piani. Il secondo hotel è crollato nella zona della spiaggia: secondo quanto ha reso noto il ministero della Difesa albanese, dove un uomo è stato trovato senza vita.
Alle prime luci dell’alba di ieri tutta Durazzo appariva come una città profondamente ferita da pareti sventrate, crepe, calcinacci e paura, mentre cittadini cercavano di organizzare squadre per rimuovere i detriti ovunque fosse percepito un segno di vita.
Il premier albanese, Edi Rama, si è recato nella cittadina di Thumane dove ha incontrato alcune delle famiglie rimaste senzatetto. Rama ha cercato di rassicurare gli albanesi dicendo che "si lavora intensamente per salvare ogni vita possibile", invitando la popolazione a "mantenere la calma ed a sostenersi a vicenda".
Immediati gli aiuti offerti dall’Italia, con il sistema nazionale di protezione civile che si è attivato su diretta disposizione del presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte. "A Tirana e Durazzo sono in arrivo - spiega una nota ufficiale da Roma - diversi mezzi ed oltre 200 uomini tra team della protezione civile, dei vigili del fuoco e squadre Usar di ricerca e soccorso, personale medico della Regione Lombardia, volontari delle colonne mobili delle Regioni Puglia e Molise, unità cinofile dell’Ucis e della guardia di finanza".