Emergenza senzatetto a Toronto: ora sono 15.400
TORONTO – La notizia non è incoraggiante: secondo uno studio recente il numero dei senzatetto a Toronto è più che raddoppiato negli ultimi tre anni. L’indagine sui clochard – che si riferisce al 2024 ed è stata condotta da Street Needs Assessment e completata questa primavera – ha rilevato che lo scorso autunno circa 15.400 persone erano senza casa a Toronto. Di certo è preoccupante paragonare questo numero all’aprile del 2021, quando è stata completata la precedente valutazione, e constatare che questo numero era di circa 7.300 persone.
La Città attribuisce questo significativo aumento a una “vasta gamma di problemi”, in particolare alla “mancanza di alloggi in affitto a prezzi accessibili, bisogni sanitari insoddisfatti, insufficiente reddito e problemi legati all’abuso di sostanze”. La pandemia di Covid-19 ha avuto anche un impatto diretto sui tassi di senzatetto in città, ha affermato. “Questo rispecchia le tendenze osservate in Ontario e in tutto il Canada – ha osservato il comune in un comunicato stampa – il numero di persone senza fissa dimora che soggiornano in rifugi o in strutture gestite a livello provinciale, così come di coloro che non hanno un riparo all’aperto, è rimasto costante dal 2018”.
City Hall ha constatato una riduzione del numero di persone senza fissa dimora da quando sono stati raccolti questi dati, il che indica una diminuzione dei richiedenti un posto nei rifugi, un minor numero di accampamenti in tutta la città e un aumento delle persone che si trasferiscono in alloggi permanenti.
Va tuttavia notato che il numero di persone senza fissa dimora intervistati che usano gli shelter è aumentato dal 13% a oltre il 50% tra le due indagini.
Alla fine dello scorso anno, l’Ombudsman di Toronto ha pubblicato un rapporto molto duro sulla risposta della Città alla crisi dei rifugiati, in particolare la sua decisione, ora revocata, di respingere richiedenti asilo dal suo sistema dei rifugi di emergenza, che ha mancato di equità e causato danni. Il 30 maggio è stata avviata una class action contro la Città di Toronto a nome delle persone a cui è stato negato l’accesso ai posti letto nei rifugi tra novembre 2022 e ottobre 2023.
Un altro risultato degno di nota della ricerca è che alcuni gruppi continuano a essere sovrarappresentati tra le persone senza fissa dimora. Tra gli intervistati, il 9% si è identificato come indigeno, una comunità che rappresenta solo il 3% della popolazione complessiva della città, mentre il 58% dei residenti senza fissa dimora della città si è identificato come membro della comunità nera, che rappresenta solo il 10% della popolazione di Toronto.
È inoltre significativo il fatto che la maggior parte degli intervistati abbia riferito di avere uno o più problemi di salute, come quelli di salute mentale, una malattia o una condizione medica, o abuso di sostanze.
La Città ha affermato che gli intervistati hanno indicato che i fattori chiave che avrebbero potuto aiutarli a evitare di diventare senzatetto sono i programmi di accessibilità agli alloggi, come l’affitto commisurato al reddito, consulenza sui diritti legali degli inquilini e supporto per l’occupazione o l’istruzione.
La Street Needs Assessment, che la Città di Toronto dice essere obbligatorio nell’ambito degli accordi di finanziamento federali, è un conteggio delle persone senza fissa dimora. Lo studio viene utilizzato dal comune per “la pianificazione e la programmazione nella fascia dei senzatetto”.
Questi dati, ha concluso la Città, sono fondamentali per lo sviluppo del suo piano strategico quinquennale per affrontare il problema dei senzatetto, in collaborazione con altri livelli di governo.
In alto, clochard a Toronto (foto: CUPE Local 79)