Scontro nelle province, ancora
parità statistica tra O’Toole e Trudeau

TORONTO – A cinque giorni dal voto, conservatori e liberali si trovano in una sostanziale parità statistica. Gli ultimi sondaggi confermano come la distanza tra i due partiti sia al di sotto della soglia del 2 per cento, che rappresenta il margine d’errore e che quindi certifica come i rapporti di forza, espressi nelle intenzioni di voto dell’elettorato canadese, si siano cristallizzati in una parità generalizzata. Per cercare di capire quali siano le dinamiche che stanno caratterizzando questo nuovo equilibrio tra le forze politiche in corsa occorre andare ad analizzare la situazione su base regionale.

Ontario, 121 seggi. L’Ontario rappresenta la provincia chiave per chiunque nutra aspirazioni legittime alla vittoria finale. In ballo ci sono 121 seggi, più di un terzo del totale. Nel 2019 i liberali gettarono le fondamenta della loro vittoria a livello nazionale conquistando 79 seggi, con i conservatori che vinsero in 36 collegi e i neodemocratici che furono in grado di eleggere il loro candidato in 6 distretti elettorali.

Secondo 338canada.com in questo momento il Partito Liberale si trova al 37,3 per cento delle intenzioni di voto, seguito dal Partito Conservatore al 32,5 per cento e dall’Ndp al 19,5 per cento. Il People’s Party si attesta al 7,1 per cento e il Green Party al 3 per cento. Nelle proiezioni dei seggi, i liberali sono in testa in 68 distretti, i conservatori in 41, l’Ndp in 11 e i Verdi sono in corsa per vincere un seggio.

Quebec, 78 seggi. Anche la provincia francofona rappresenta un fondamentale serbatoio di seggi. Nel 2019 i grit vinsero in 35 dei 78 distretti federali, seguiti dal Bloc Quebecois a 32, i conservatori a 10 e l’Ndp a uno. Con l’istantanea scattata dalle attuali proiezioni, il Partito Liberale è in testa in 35 circoscrizioni, il Bloc in 30, il Partito Conservatore in 12 e l’Ndp in una. A livello percentuale il partito di Justin Trudeau è al 33,1 per cento, quello guidato da ves-François Blanchet al 29,6 per cento, i conservatori di Erin O’Toole si stabilizzano al 18,4 per cento, l’Ndp all’11,5 per cento.

Province Atlantiche, 32 seggi. La geografia politica attuale del New Brunswick, della Nova Scotia, del Newfoundland and Labrador e della PEI è molto simile a quella del 2019. Nella tornata elettorale di due anni fa, il Partito Liberale conquistò 26 dei 32 seggi a disposizione e oggi si trova in netto vantaggio nelle stesse 26 circoscrizioni. Il Partito Conservatore fu in grado di eleggere 4 deputati e in questo momento è in testa in 6 distretti elettorali. Ndp e Verdi, che due anni fa elessero un rappresentante a testa, in questo momento non sono in vantaggio in nessun collegio elettorale. A livello percentuale, i liberali si trovano al 40,5 per cento, i conservatori al 31,6 e l’Ndp al 17,9 per cento.

Praterie, 28 seggi. Spostandoci verso Ovest, cambiano profondamente i rapporti di forza tra i partiti. In Manitoba e in Saskatchewan, dove le forze politiche si contendono i 28 seggi a disposizione, è la destra a partire nettamente in vantaggio. Nel 2019 i conservatori vinsero in 21 distretti, i liberali in 4, l’Ndp in 3. Secondo 338canada.com i tory sono in testa in 19 circoscrizioni, i grit rimangono stabili con il vantaggio in 4 collegi e i neodemocratici sono in crescita, con i favori del pronostico in 5 collegi. I conservatori si trovano al 41,8 per cento, l’Ndp al 23,8 per cento e i liberali 22,2, con la variabile rappresentata dal Ppc di Maxime Bernier al 7,8 per cento.

Alberta, 34 seggi. Alla consultazione elettorale di due anni fa il Partito Conservatore sfiorò il cappotto, vincendo in 33 delle 34 circoscrizioni dell’Alberta. In questo momento i conservatori sono in vantaggio in 30 distretti, i liberali in 3 (nel 2019 persero in tutti i collegi provinciali) e l’Ndp in uno, come due anni fa. A livello percentuale il partito di O’Toole è al 53,4 per cento, l’Ndp di Jagmeet Singh al 18 per cento e quello del primo ministro uscente al 16,7. Anche qui è in netta crescita il People’s Party, che raggiunge quota 7,1 per cento.

British Columbia, 42 seggi. Nel 2019 è stata la provincia più combattuta, con tutti e tre principali parti in corsa in buona parte dei 42 distretti federali. Alla fine la spuntarono i conservatori con 17 seggi, mentre liberali e neodemocratici elessero entrambi 11 deputati. A due anni di distanza la situazione appare simile. Stando alle ultime proiezioni, il Partito Conservatore dovrebbe vincere in 17 distretti, il Partito Liberale in 12, l’Ndp in 10. I Verdi dovrebbero mantenere i 2 seggi conquistati nell’ultima tornata elettorale. Anche a livello percentuale la provincia è “spezzata” in tre: i tory sono al 30,8 per cento, l’Ndp al 28,7 e i grit al 27,8.

Territori, 3 seggi. Non dovrebbero esserci troppe sorprese in Nunavut, Yukon e Territori del Nordovest. Come nel 2019, i liberali dovrebbero vincere in 2 distretti, i neodemocratici in uno.

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