TORONTO - La pandemia di Covid-19 e le nuove norme di sicurezza imposte per arginare il propagarsi del coronavirus stanno mettendo in ginocchio molte attività commerciali, a Toronto ed in tutto il Canada. Maria Galipo, amministratrice delegata della Sicilian Ice Cream Co.- fondata, 61 anni fa, dai fratelli Aurelio, Natale, Giuseppe e Francesco Galipo - ha lanciato un appello alle diverse autorità di governo affinché aiutino le imprese ora in dificoltà.
Signora Galipo, cosa sta accadendo - a causa di questa pandemia di Covid-19 - alla sua impresa produttrice di gelati, la cui sede storica è su College street?
"La nostra industria gelatiera, come quella della ristorazione e delle sale da banchetto è strettamente collegata a tutti gli aspetti della vita in comune e della socializzazione. Queste nuove norme di sicurezza e protocolli restrittivi si stanno rivelando per tutti noi molto controproducenti e ci stanno creando dei seri ostacoli. E l’ostacolo più grande è proprio quello dell’assoluta mancanza di socializzazione, a seguito della legge che impone il distanziamento fisico, così come la chiusura delle attività commerciali non indispensabili. Certo, queste misure andavano messe in atto per garantire la sicurezza e la salute di tutti, ma bisogna altresí che le autorità comprendano che noi non possiamo più sostenere quel modello imprenditoriale che avevamo seguito sino all’arrivo dell’emergenza. Siamo e saremo al 50% delle nostre capacità produttive, specie considerando che - quando riapriremo - saremo tutti costretti a ridurre della metà la nostra capacità ricettiva, per garantire le norme sul distanziamento fisico nei nostri locali. Quindi tantissime attività commerciali sono a rischio di chiusura."
Lei cosa chiede ai diversi livelli di governo per aiutarvi a superare questa crisi?
"Dobbiamo tutti sederci ad un tavolo e lavorare insieme per trovare delle possibili soluzioni. L’ostacolo maggiore che hanno specie le piccole e medie imprese è quello dell’affitto di locazione e le tasse sulla proprietà. Le nostre attività commerciali non possono e non potranno più sostenere quesi costi con l’attuale modello fiscale vigente, a tasso fisso, e saranno costrette alla chiusura definitiva entro i prossimi due o tre mesi. I diversi livelli di governo devono offrirci delle soluzioni, come quella di calcolare un nuovo sistema sul calcolo fiscale delle tasse sulla proprietà o sostenerci in alcune delle spese che stiamo affrontando durante questa tremenda crisi ed emergenza. Noi creiamo migliaia e migliaia di posti di lavoro, siamo la forza trainante dell’economia, ma - con questa drammatica situazione - siamo letteralmente paralizzati, qui da Little Italy sino a tutto il Paese. Sono molto, molto preoccupata per il nostro futuro, se non verremo aiutati".