Cultura

“Nota Diplomatica”: dal 2015
i ‘real geopolitics’
di James Hansen

TORONTO – Il Corriere Canadese si avvale di molti collaboratori di prestigio e fra questi c’è James Hansen, l’autore della “Nota Diplomatica” che esce con regolarità nelle pagine del quotidiano italiano a Toronto e nelle edizioni on line dello stesso Corriere e dell’agenzia di stampa CNMNG.

Ex diplomatico Usa, ex corrispondente per l’estero (International Herald Tribune, Daily Telegraph), già capoufficio stampa di Olivetti, Fininvest (“fino a che ‘lui’ si è messo in politica”, precisa lo stesso Hansen) e Telecom Italia. Per vent’anni titolare della Hansen Worldwide, uno studio di consulenza in relazioni internazionali per primari gruppi italiani e stranieri. Ha diretto la rivista di geopolitica East. È gerente anche della testata “Nota Design” e autore di “Mercoledì di Rochester”, un’altra nota  su temi relativi alla “cultura dell’ufficio”.

“Nota Diplomatica” è cresciuta in maniera sorprendente da quando è stata lanciata nel gennaio del 2015. Gli abbonati registrati si aggirano da tempo sui 10mila o poco più. In tutto il mondo, dall’Europa fino al Nordamerica.

“All’inizio – spiega Hansen – la maggior parte dei lettori poteva sapere chi sono io e perché mi dò questo compito. Siccome non è più così, seguono risposte ai quesiti più frequenti”.

“La prima domanda – prosegue Hansen – è ‘perché lo faccio’. L’Italia è un paese meraviglioso, ma soffre di alcuni preoccupanti vizi d’origine per quanto riguarda la sua percezione di come funzionano le relazioni internazionali. Ciò forse dipende dalla brutta sconfitta nella Seconda guerra mondiale e dalla forte influenza di due grandi tradizioni – il solidarismo cattolico e il terzomondismo marxista di stampo francese – che insegnano entrambe due cose dimostrabilmente false: che ‘la violenza non ha mai risolto niente’ e che la risposta a tutto è ‘il dialogo’ “.

“Il dialogo è utile, ma non sostituisce l’azione, e ragionare attraverso concetti da “Baci Perugina” in un ambito sempre più popolato da attori cattivi e terribilmente concreti – che tagliano le teste, vogliono l’Ucraina o buttano gas velenosi sui propri cittadini – è pericoloso e al meglio dà risposte sbagliate. È perciò che tento di trattare ‘real geopolitics’, che spesso non sono quelle dei titoli “alti” sui giornali e nemmeno argomenti per studiosi accademici”.

Giornali e riviste possono riprendere i testi? C’è un sito? Come contattare ‘Nota Diplomatica’? Risponde Hansen: “Certamente, possono riprenderli e senza costo. Basta citare la fonte: ‘James Hansen – Nota Diplomatica’. Non c’è un sito e non è in programma. Dato che le singole ‘note’ ormai s’avvicinano alle quattrocento, un giorno, in un trasporto di follia, potrei forse creare un sito archivio per non dover andare a scovare ‘a mano’ i numeri vecchi – o forse no…”.

“Per contattare ‘Nota Diplomatica, basta scrivere a: hansen@notadiplomatica.it”.

Non c’è un sito, dunque, ma molte ‘note’ sono state raccolta da Hansen in un libro, “Nota Diplomatica: Pratiche innaturali” (qui sotto, la copertina), uscito nella primavera del 2021 per i tipi della Biblion Edizioni di Milano. È disponibile sui siti di tutti i principali librai online.

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