Immigrazione, datori di lavoro stufi
Immigrazione, datori di lavoro stufi
L'mp Francesco Sorbara
VAUGHAN – 200 persone, tra datori di lavoro e i loro dipendenti sindacalizzati, hanno riempito una sala della Carpenters Local 27 per sentire cosa il ministro provinciale dell’Immigrazione, Laura Albanese, proponeva per risolvere la mancanza di lavoratori nel settore edilizio in Ontario.
Essi volevano anche capire come i recenti annunci dell’Ontario sul suo Piano immigrazione avrebbero scavalcato l’insensibile e chiuso approccio del governo federale visti i bisogni di risorse umane in Ontario.
Il ministro Albanese è arrivata ad annunciare che l’Ontario Provincial Nominee Progream (OINP) sia stato aumentato per accomodare 6000 applicanti. 500 di queste posizioni sono state riservate per l’agricoltura e i lavori qualificati e semi qualificati nel settore delle costruzioni.
Queste posizioni si devono riempire sotto l’Employment Job Offer Stream (EJOS), un progetto meritevole. Altre 2.500 posizioni sono disponibili nell’Express Entry che fino a questo punto è stata praticamente inutile per il settore delle costruzioni e altri rami legati.
Il pubblico è stato paziente ed educato mentre i due funzionari provinciali, lo staff ministeriale e i rappresentanti sindacali hanno spiegato il funzionamento del programma e come essi si proponessero di aiutare i richiedenti per raggiungere il loro obiettivo. È stato d’aiuto che anche l’mp Francesco Sorbara fosse presente per ascoltare ed esprimere il suo sostegno.
Si potrebbe descrivere la presentazione come un delicato equilibrio tra deferenza e dispetto. I datori di lavoro poi non ce la potevano piu’. Loro hanno considerato l’annuncio come ’’molto poco e molto incerto’’.
La compostezza e il coraggio mostrato dai burocrati ha fatto sì che questi si guadagnassero il rispetto del pubblico, ma in fine si limitavano a sottolineare come “il loro processo sarebbe stato molto più efficiente”, mentre quelli presenti volevano affrontare i due “grandi elefanti nella stanza”: il reclutamento della forza lavoro disponibile e “la regolarizzazione” di quello che hanno già a disposizione.
L’insistenza del governo federale sugli stretti requisiti linguistici sono un blocco insormontabile per i potenziali immigrati dall’Europa mediterranea e dal Sud dell’Emisfero Occidentale – due aree che forniscono la forza di lavoro tradizionale per questo settore. Nulla cambia questo nel piano provinciale.
Tutti gli intervenuti hanno ribadito le loro difficoltà a trattenere i lavoratori che hanno già (a tassi competitivi, come imposto dagli accordi collettivi) perché questi devono stare un passo avanti dagli agenti dell’Immigrazione per rimanere nel Paese e sul posto di lavoro.
Sebbene soddisfatto per il processo delle corsie preferenziali, Dan Montesano di Lido Construction ha chiesto dove lui avrebbe potuto reclutare nuovi applicanti. ’’Siamo stati costretti a chiedere a lavoratori ufficialmente in pensione di tornare a lavorare; 8 membri del nostro staff hanno dai 70 ai 73 anni. Ma Service Canada dice che vi sono dei carpentieri e muratori disoccupati in Canada. Loro non li possono trovare per la mia societa’.’’ “Esatto’’ ha risposto un altro. ’’Cosa dobbiamo fare con le [migliaia] di illegali – senza documenti – tra i nostri lavoratori? Tutti quanti sanno che esistono; l’industria collasserebbe senza di loro’’.
’’Questo sistema è fatto per fallire’’, ha detto un altro, “non possiamo permetterci di mettere a rischio di rimosso i nostri dipendenti dopo essere venuti alla luce per fare domanda’’.
Anche quando i datori di lavoro cercano di aiutare i loro lavoratori qui con un visto lavorativo legittimo, Service Canada mette in pericolo una buona relazione di lavoro che permette ai datori di lavoro di offrire sui contratti esistenti.
In un caso, un datore di lavoro ha inoltrato 15 applicazioni per il rinnovo e gli è stato detto che ne poteva fare 10 e che si sarebbe dovuto accontentare con 5 in meno.
’’Ottawa semplicemente non sa cosa fare con i migliaia di Lavoratori Fantasma che sono diventati la spina dorsale dell’economia dell’Ontario – nel settore delle costruzioni, della ristorazione e del trasporto” è intervenuto un altro datore di lavoro. “Lasciateci andare là fuori e lasciateci reclutare da soli’’, ha proposto un altro.
Questa era comunque una folla amichevole. Il sindacato è stato, ed è, favorevole alle iniziative provinciali e federali per trovare soluzioni a lungo termine per i problemi del settore delle costruzioni in Ontario.
Tony Iannuzzi, presidente dell’Ontario del sindacato dei carpentieri, ha detto che ’’noi abbiamo bisogno di governi che sentano e ascoltino – i nostri datori di lavoro potrebbero assumere e far lavorare 20 mila nuovi lavoratori anche domani – ma nessuno presta attenzione’’. Forse lo faranno dopo questo incontro.
Entrambi i funzionari dell’Immigrazione hanno detto di aver imparato molto. Ferd Longo, capo dello staff del ministro Albanese, ha promesso che il gabinetto governativo dell’Ontario è totalmente dietro l’iniziativa del ministro e che lei ha il mandato di fare pressing su Ottawa per sensibilizzare sui bisogni dell’Ontario.
Forse i cugini federali capiranno l’importanza politica dello stare ad ascoltare. Gli ex ministri Alexander e Kenney non lo hanno fatto e guardate cosa è successo a loro: gli è stata gentilmente mostrata la porta per andarsene.
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