Parrocchia St. Clare: un Centro
della Comunità Italiana
del dopoguerra
TORONTO – Quando l’insegnamento era una vocazione e non semplicemente un posto di lavoro.
47 allievi (ci mancavano quel giorno altri tre) – molti di essi ovviamente birichini – di età 8-9 anni sotto la tutela di una graziosa giovane, Audrey Gallant nel grado tre. Lei proveniente dalla Prince Edward Island dove i genitori coltivavano alcuni ettari delle famose patate. Era una giovanissima immigrata a Toronto, graziosa, paziente e dedicata ai suoi alunni. Eravamo bambini dall’Italia, l’Irlanda, poi l’Ungheria. Però si stava meglio quando si stava peggio.
Ringraziamo Giorgio Pincivero in prima fila per la foto ricordo.
Mio fratellino Leonardo è anche lui in prima fila.
Invitiamo i lettori a inviare le loro foto ricordo. all’indirizzo corriere@corriere.com
Nella stessa scuola c’erano anche classi di sole ragazze, come era solito per tutte le scuole.
More Articles by the Same Author:
- Survival and growth with an accent even in isolation
- Sopravvivenza e crescita anche in isolamento
- Culture and Entrepreneurialism: the Italian Diaspora as a modern Homeric Odyssey
- Cultura e imprenditorialità: la diaspora italiana è come una moderna Odissea omerica
- Community Builders Tribute and Humber River Hospital: Generosity and Foresight