TORONTO - Slitta la cerimonia d’installazione della targa di “heritage site” al Columbus Centre: non avrà più luogo alle 2 di oggi pomeriggio ma domani mattina alle 9.
«Il sindaco John Tory vuole proprio esserci, ha partecipato alla protesta ed ha a cuore il Columbus Centre - dice il consigliere comunale di Toronto Mike Colle - oggi non avrebbe potuto partecipare così come tante altre persone che lavorano per cui l’evento è slittato a domani».
Oltre al sindaco Tory e all’ex consigliere di Toronto Maria Augimeri ci sarà anche il ministro dell’Immigrazione Marco Mendicino.
«La loro presenza è già confermata - dice Colle - ma parteciperanno tanti altri così come è prevista la presenza della comunità che dopo tanti sforzi e difficoltà vuole festeggiare. Siamo di fronte a una vittoria della gente».
È una celebrazione, questa, tutta da godere, da assaporare con la gioia che nasce quando la vittoria è stata sofferta.
«Il Columbus Centre è un simbolo molto importante, è come uno scudo che protegge l'heritage italiano, è un edificio che necessita di essere protetto - continua il consigliere del Ward 8-Eglinton Lawrence - l’abbiamo quasi perso, è stato a un passo dalla demolizione per cui questa designazione è molto significativa».
La celebrazione di domani giunge al culmine di due anni di battaglia. Una battaglia ad armi impari ma con un finale a sorpresa come quella di Davide contro Golia.
«Il lavoro fatto per impedire che le ruspe entrassero in azione radendo al suolo questa icona della comunità italiana è stato grande, non c’è stato un attimo di tregua - ricorda Colle - la lotta contro Villa Charities Inc, contro il Provveditorato cattolico di Toronto è stata dura. Sono stati resilienti, non ne volevano sapere di abbandonare il progetto e hanno speso anche un sacco di denaro, non si sa ancora quanti milioni, per promuovere il progetto in ogni modo».
Ma la passione, il cuore, la genuinità delle persone che del Columbus Centre hanno fatto un punto di riferimento, che nel Columbus Centre vedono un po’ della propria storia, ha colpito Mike Colle così come tanti altri rappresentanti della comunità di origine italiana.
«Fin dall’inizio ho avvertito il trasporto, lo slancio e sono stato immensamente felice di aiutare la comunità - molti erano scettici, pensavano sarebbe stata una battaglia persa in partenza ma io ho sempre ribadito che no, non era già stato tutto deciso e che non bisognava arrendersi».
Con l’arrivo della primavera, Colle, ha intenzione di organizzare una seconda celebrazione, magari all’aperto dal momento che la temperatura sarà meno rigida. «Adesso è importante però installare questa targa, non possiamo permetterci di lasciare il minimo spazio alle loro speranze, Villa Charities Inc. non ha ancora ritirato la sua ‘re-zoning application” dall’Ontario Municipal Board ed i trustee sono sempre lì - conclude Colle - il pericolo è sempre presente e non bisogna sottovalutarlo».
Celebrare ma senza mai abbassare la guardia, insomma.