TORONTO – Sono i prezzi dei prodotti alimentari a preoccupare maggiormente i canadesi che ora sono più propensi ad acquistare prodotti locali. È quanto emerge dal Canadian Food Sentiment Index della primavera 2025, pubblicato dall’Agri-Food Analytics Lab della Dalhousie University di Halifax. Lo studio fornisce informazioni sui “cambiamenti di atteggiamento dei canadesi nei confronti di prezzi, comportamenti e fiducia nei sistemi alimentari”.
Un rapporto, questo gestito da Caddle, che si basa su un sondaggio online, che è stato condotto su circa 3.000 persone in tutte le province e territori. La frequenza con la quale vengono condotti questi studi è ogni sei mesi. “Ponendo sempre le stesse domande, il rapporto riesce a tracciare le tendenze e il cambiamento del parere dei consumatori, fornendo dati coerenti e significativi”, si legge nel rapporto.
Il rapporto indica che i canadesi ora acquistano meno cibo pro capite rispetto a un anno fa.
“C’è un chiaro cambiamento di opinione nei consumatori, che si aspettano un aumento dell’inflazione dei prezzi alimentari nella primavera del 2025 – si legge nel rapporto – mentre le aspettative di inflazione moderata (2-4%) sono diminuite, un numero crescente di canadesi prevede ora un’inflazione alimentare a due cifre, il che suggerisce crescenti preoccupazioni circa l’accessibilità economica e le pressioni economiche nei prossimi mesi”.
Il numero di canadesi che affermano di acquistare “sempre” o “spesso” prodotti alimentari locali è aumentato di 10 punti percentuali, raggiungendo il 43,5%. “I più giovani (generazione Z) sono in testa a questa tendenza, con oltre la metà che acquista regolarmente alimenti prodotti vicino”, si legge nel rapporto.
“La sovranità del nostro Paese e il sostegno alle imprese locali sembrano essere incredibilmente importanti per i canadesi in questo momento”, afferma Sylvain Charlebois, del Dalhousie University Agri-Food Analytics Lab. “Stiamo assistendo a un cospicuo aumento degli acquisti di prodotti locali”, aggiunge Claude Moulaison, direttore generale di Arthurs Urban Market.
Il 75% dei canadesi di Newfoundland and Labrador, Nova Scotia, Prince Edward Island e New Brunswick è favorevole all’eliminazione dell’imposta su tutti i prodotti alimentari. Queste province hanno mostrato il più alto livello di sostegno all’idea, mentre il Quebec con il 54,2%, è stato il meno favorevole.
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