WINDSOR – Si moltiplicano, giorno dopo giorno, le promesse dei leader impegnati nella campagna elettorale che li porterà all’esame delle urne il prossimo 28 aprile. Si moltiplicano e si accavallano, con i partiti che si inseguono sui vari temi, proponendo di fatto tutti le stesse cose o, quantomeno, iniziative simili, come hanno già fatto in apertura di campagna i due principali contendenti, il liberale Mark Carney ed il conservatore Pierre Poilivere, promettendo entrambi tagli alle tasse.
Ieri, quarto giorno di campagna elettorale, i Liberali si sono impegnati a costruire una rete automobilistica “all in Canada” per aiutare a proteggere i lavoratori canadesi dalla guerra commerciale del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il leader liberale Mark Carney ha svelato il piano del suo partito per il settore automobilistico del Paese: creerà un “fondo di risposta strategica” da 2 miliardi di dollari.
Parlando ieri a Windsor, Ontario, Carney ha affermato che questo denaro proteggerà i posti di lavoro dei lavoratori colpiti dai dazi di Trump e “rafforzerà l’intera filiera automobilistica canadese, dalle materie prime ai veicoli finiti”.
“Il nostro settore automobilistico è sempre stato lì per il nostro Paese, quindi in questo periodo di incertezza e necessità, il Canada sarà lì per i nostri lavoratori dell’auto”, ha affermato, assicurando che il suo governo costruirà una “rete ‘all in Canada’ per i componenti di produzione automobilistica” per evitare che i pezzi attraversino il confine più volte prima dell’assemblaggio finale (“grande vulnerabilità”, questi passaggi ripetuti attraverso il confione, in una guerra commerciale: ogni volta che un articolo soggetto a tariffa attraversa il confine, viene colpito dalla tariffa stessa che si applica ogni volta). “Quindi, ciò che dobbiamo fare è costruire più di quelle auto e più di ogni altra auto proprio qui in Canada”, ha detto Carney. “Nel nuovo mondo, questo sarà un vantaggio che ci aiuterà a proteggerci dalle minacce commerciali del presidente Trump e farà crescere l’economia proprio qui a Windsor ed in tutto l’Ontario occidentale”.
Anche gli altri due principali partiti in corsa, il Partito Conservatore e l’NDP, hanno fatto promesse in chiave anti-dazi. Il leader conservatore Pierre Poilievre ha proposto “dazi dollaro per dollaro attentamente mirati a massimizzare l’impatto sulle aziende americane riducendo al minimo l’impatto sui consumatori canadesi” e vuole “investire tutte le entrate dei dazi per aiutare i lavoratori e le aziende colpite”, affermando che “il governo non dovrebbe trattenere un centesimo delle nuove entrate”. Il leader dell’NDP Jagmeet Singh ha a sua volta proposto “tariffe di ritorsione dollaro per dollaro in vigore con urgenza, una tariffa del 100 percento sulle macchine Tesla di Elon Musk e modifiche agli appalti in modo che il Canada acquisti acciaio e alluminio di fabbricazione canadese per l’edilizia e la produzione canadesi, proteggendo buoni posti di lavoro canadesi”.
I Liberali, da parte loro, oltre alla proposta di Carney, si stanno anche impegnando ad accelerare l’approvazione dei progetti eliminando una serie di requisiti federali ed anche ad acquistare veicoli canadesi per supportare il settore interno.
E proprio ieri, Trump – che aveva concesso un’esenzione di un mese sulle tariffe su veicoli e prodotti scambiati nell’ambito dell’accordo Canada-Stati Uniti-Messico (CUSMA) – ha annunciato novità in proposito (ne sta parlando mentre scriviamo). Restano, poi, le tariffe del 25% su acciaio e alluminio e sono inoltre previsti dazi “reciproci” globali a partire dal 2 aprile, che mirano ad eguagliare le tariffe applicate sui prodotti statunitensi da altri Paesi. Insomma: i leader canadesi in campagna elettorale avranno un bel da fare nell’inseguire, oltre che l’un l’altro, anche Trump…
Nella foto in alto, il leader liberale Mark Carney ieri a Windsor (screenshot dal video di Cpac sul suo profilo Twitter X – @MarkJCarney)
Poilievre: “Tagli fiscali pronti al decollo”
QUEBEC CITY – Negli ultimi giorni, il leader conservatore Pierre Poilievre ha fatto campagna elettorale prevalentemente nella Greater Toronto Area.
Ieri, invece, dopo una tappa a Hamilton, Ontario, si è recato in Quebec e ha postato su Twitter X alcune immagini di lui e famiglia (come la foto qui sopra, dalla sua pagina Twitter X – @PierrePoilievre) scrivendo “tagli fiscali pronti al decollo!”.
Proprio ieri, infatti, il leader dei Conservatori canadesi ha annunciato un piano che consentirà agli anziani di guadagnare di più (fino 34.000 $) prima di pagare le tasse, risparmiando fino a $ 1.300 all’anno. Inoltre, ha promesso di mantenere i risparmi nei “RRSP – registered retirement savings plans” fino all’età di 73 anni (invece di 71 come adesso) e di mantenere l’età pensionabile a 65 anni per la previdenza per la vecchiaia, il supplemento di reddito garantito ed il Canada Pension Plan.
NDP e Verdi promettono: “Meno tasse”
HAMILTON – Tante le promesse “sparate” ieri anche dall’NDP di Jagmeet Singh, che ieri da Hamilton, Ontario, ha parlato del suo “piano fiscale per le famiglie lavoratrici”. Sintetizzando, un governo NDP eliminerebbe la GST da “beni essenziali” come vestiti per bambini, bollette del riscaldamento e pasti pronti dei supermercati, promessa che costerebbe al governo federale 4,5 miliardi di dollari e farebbe risparmiare ad una famiglia media (insieme agli altri tagli proposti dall’NDP) circa “1,450 dollari all’anno”, come ha poi scritto Singh su Twitter. Per finanziare l’iniziativa, l’NDP ripristinerebbe l’aumento dell’imposta sulle plusvalenze introdotto dai Liberali l’anno scorso e poi annullato dal nuovo leader liberale Mark Carney prima che venissero indette le elezioni. Un’altra promessa dell’NDP, dal costo di 10,4 miliardi di dollari, è quella di aumentare l’indennità di base per il reddito personale (BPA) a $ 19.500 (ora è $16,129), il che significa che nessuno che guadagna una cifra non superiore a questa dovrebbe pagare alcuna imposta federale sul reddito. Infine, l’NDP vorrebbe anche raddoppiare il sussidio di invalidità ed aumentare il supplemento di reddito garantito per gli anziani: promesse, queste, che costerebbero fra i 3 ed i 4 miliardi di dollari alle casse pubbliche. Anche i Verdi di Elizabeth May e Jonathan Pedneault (ieri a Montreal), hanno promesso, come l’NDP, di aumentare la quantità di denaro che una persona può guadagnare senza pagare tasse su di esso, portandolo però ad una cifra ancora superiore, cioè $ 40.000. L’iniziativa costerebbe al governo circa $ 50 miliardi all’anno, che i Verdi compenserebbero con un aumento delle tasse sulle società.
Nella foto in alto, Jagmeet Singh ieri a Hamiltom (dalla sua pagina Twitter X – @theJagmeetSingh)
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