WE Charity e Rideau Hall, Ottawa nel caos

di Marzio Pelu del 24 July 2020

OTTAWA - Caos a Ottawa. Non per il coronavirus, né per il deficit drammatico delle casse pubbliche (che sembra non preoccupare il governo, visto l’aumento degli stipendi ai dipendenti pubblici, approvato giusto l’altro ieri). Il problema, adesso, è la condotta di alcuni dei protagonisti della vita politica del Paese.

Il caos ruota tutto attorno a quattro parole (WE Charity e Rideau Hall) e tre persone: Justin Trudeau, Bill Morneau e Julie Payette.

Riassumendo: il governo guidato dai liberali ha dato $912 milioni ad un gruppo che aveva pagato $300.000 ai familiari del primo ministro per una serie di iniziative pubbliche e che ha dato un lavoro alla figlia del ministro delle Finanze e $ 41.000 in spese di viaggio ai suoi parenti. «Un errore», quest’ultimo, come ha ammesso lo stesso Bill Morneau di fronte alla commissione finanze, alla quale ha anche annunciato di avere apena rerstituito quei soldi all’organizzazione che li aveva tirati fuori per lui e per i suoi familiari: WE Charity.

«I ministri e i segretari parlamentari non devono accettare viaggi sponsorizzati»: lo prevede la legge e così su Morneau si è scatenata la bufera, con le opposizioni che ne hanno chiesto le dimissioni. I conservatori, atraverso il parlamentare Pierre Poilievre, glielo hanno chiesto direttamente («Ministro, si dimetterà?») ma, viste le risposte («È stato solo un errore, ho rimborsato tutto») hanno girato la domanda a Trudeau: «Primo ministro, licenzierà Morneau?» ...il premier, da parte sua, ha altre due gatte da pelare: e la prima riguarda direttamente lui, che dovrà a sua volta presentarsi di fronte alla commissione finanze che ha già fatto “le pulci” al suo ministro.

Nei prossimi giorni, dunque, Trudeau renderà conto dei suoi rapporti con WE Charity, del coinvolgimento dei suoi familiari e del suo in particolare in qualità di capo del governo che proprio a quell’organizzazione ha dato quasi un miliardo di dollari per la gestione dei fondi destinati ai ragazzi che volevano fare volontariato durante la pandemia. Organizzaziopne, com’è noto, molto vicina alla sua famiglia

E mentre si attende la sua comparsa davanti alla commissiopne finanze, ecco l’altra gatta da pelare per Trudeau: il caso del governatore generale, Julie Payette, che si sarebbe resa protagonista di comportamenti troppo duri nei confronti di alcuni dipendenti di Rideau Hall che l’hanno “denunciata” in forma anonima. Un caso che rischia di alimentare la tensione nella quale gi à si trova a lazvorare il governo liberale. Il leader dell’Ndp, Jagmeet Singh, chiede infatti al governo stesso di indagare su quelle accuse, ritenute gravissime dal momento che sono rivolte ad un’istituzione importante come quella dell’ufficio del governatore generale.

Insomma: tira una brutta aria a Ottawa, dove il governo si trova sotto un fuoco incrociato scatenato da questioni che vanno ben al di là della normale polemica politica che, generalmente, lascia il tempo che trova. Qui il tempo rischia di cambiare. Temporali in vista...

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