Canada

Via le restrizioni,
presto si torna in ufficio

TORONTO – Nonostante l’incognita futuro – nessuno sa cosa ci riserverà il Covid-19 nei mesi a venire – allentamenti alle restrizioni sono iniziati in tutto il mondo. Da ieri, in Ontario non viene più richiesto il passaporto vaccinale nella maggior parte dei ristoranti, palestre e cinema mentre i locali notturni, quelli sportivi e le sale per concerti possono eliminare i limiti di capienza. Probabilmente tra due settimane cadrà anche l’obbligo della mascherina. “Ci siamo quasi – ha detto nei giorni scorsi il premier della provincia Doug Ford – non è un segreto che io voglia togliere l’uso delle mascherine ma per farlo aspetto che il Chief Medical Officer of Health Moore mi dia il via libera”.

Con i limiti di capienza e il certificato vaccinale già revocati in tutta la provincia questo mese è previsto un significativo ritorno al lavoro in presenza negli uffici di Toronto.

Tra le misure prese per fare fronte alla pandemia c’è stato lo smart working che si è rivelato fondamentalmente in una situazione in cui si è reso necessario l’isolamento fisico.

I dipendenti dell’Ontario Public Service (OPS), secondo quanto riferito a Cp24 da alcune fonti, inizieranno a tornare al lavoro in presenza su base volontaria questa settimana mentre dal 4 aprile dovrebbero recarsi in ufficio tre giorni alla settimana.

La mossa avrà un impatto su oltre 60.000 dipendenti nei ministeri diretti del governo dell’Ontario e su un certo numero di agenzie e società statali. Molti dei loro dipendenti hanno lavorato da remoto per parte o per tutti gli ultimi due anni caratterizzati dalla pandemia di Covid-19.

Circa 30.000 dipendenti OPS hanno iniziato un graduale ritorno al lavoro nel novembre del 2021, rientro che però è stato completamente bloccato dopo l’arrivo della variante Omicron.

I dipendenti del municipio di Toronto che lavorano da casa dovrebbero tornare in ufficio entro il 21 marzo.

Sul posto di lavoro dovrebbero rientrare, ad esempio, anche i dipendenti della CIBC che tuttavia – come molte altre aziende – consentirà a parte del suo personale di rimanere a casa. “Andando avanti Cibc sfrutterà il lavoro a distanza come parte del nostro modello di business per molti suoi impiegati – ha scritto in un’e-mail Sandy Sharman, responsabile della banca per “people, culture and brand” – la maggior parte dei membri del team in Canada che ora lavorano in remoto tornerà in ufficio secondo il modello ibrido, raggiungendo i colleghi che hanno sempre lavorato in loco per soddisfare le esigenze dei nostri clienti”.

Con la pandemia il lavoro svolto da casa è diventato la migliore soluzione per evitare, come ribadito dai medici, il temuto contatto fisico e quindi la trasmissione del virus. Sia per le società che per i dipendenti, questa è stata una novità. Una svolta storica per il mondo del lavoro.

Ma ora il modello cosiddetto ibrido – alternanza fra lavoro in presenza e lavoro da remoto – sta prendendo sempre più piede.

Quel che è certo è che il parziale ritorno allo stile di vita pre-pandemia fa bene all’umore delle persone anche se sia la Chief Public Health Officer del Canada Theresa Pam che il direttore del Comitato Tecnico Scientifico Peter Juni, ripetono al pari di un disco rotto che la pandemia non è affatto finita. Vietato illudersi.

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