Canada

Trudeau, toccata e fuga da Ottawa:
i sondaggi languono
e Poilievre attacca

TORONTO – Toccata e fuga per Justin Trudeau. Dopo aver trascorso l’ultima settimana all’estero – prima i funerali della Regina Elisabetta a Londra, quindi la 77ª sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York – ieri pomeriggio il primo ministro è tornato in Canada. Tempo di partecipare all’ennesimo Question Period alla House of Commons ed è già il momento di rifare le valige per un nuovo viaggio all’estero. Trudeau infatti sarà in Giappone da domani al 28 settembre, dove parteciperà ai funerali di Stato dell’ex primo ministro nipponico Abe Shinzo.

Prima della partenza lo stesso leader liberale ha voluto ricordare l’ex premer giapponese, assassinato lo scorso 8 luglio durante un comizio elettorale.

“Abe era un leader dedicato e visionario che ha avvicinato il Canada e il Giappone durante il suo periodo come primo ministro. A nome di tutti i canadesi, porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici dell’ex primo ministro Abe e al popolo giapponese. La sua presenza e la sua influenza ci mancheranno”.

Durante la sua visita, Trudeau incontrerà anche il primo ministro del Giappone, Kishida Fumio, per avanzare le priorità condivise mentre il Giappone si prepara ad assumere la presidenza del G7 nel 2023. “L’incontro – si legge in una nota diramata dall’ufficio del Pmo a Ottawa – riaffermerà e rafforzerà anche il partenariato strategico tra Canada e Giappone, in particolare il nostro impegno congiunto per una regione indo-pacifica libera e aperta. I primi ministri discuteranno anche di questioni di sicurezza regionale, tra cui la minaccia delle armi nucleari della Corea del Nord e dei programmi di missili balistici. Il primo ministro incontrerà anche i canadesi che sostengono la sicurezza e la pace nella regione”.

In generale, i numerosi impegni internazionali di Trudeau sono giunti come una boccata d’ossigeno per il leader grit, alle prese con il pressing del nuovo leader del Partito Conservatore Pierre Poilievre e con i malumori del leader neodemocratico Jagmeet Singh, i cui voti alla House of Commons stanno mantenendo in vita il governo di minoranza liberale. Ma a preoccupare seriamente Trudeau sono i sondaggi che giornalmente vengono pubblicati in Canada, specialmente quelli realizzati dopo il cambio di guardia alla guida dei tory.

Dopo la Leger, anche Ekos e Nanos certificano il sostanziale sorpasso dei conservatori sui liberali, con la motivazione che il peso dell’inflazione viene imputata dai canadesi al presunto immobilismo del governo liberale. Se si dovesse votare in questo momento, secondo Ekos il partito di Poilievre si troverebbe al 34 per cento contro il 32 per cento dei liberali, mentre per la Nanos la forbice sarebbe di tre punti percentuali, con i tory al 31 per cento e i liberali in discesa al 28.

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