TORONTO - Tamara Lich, una delle principali organizzatrici del "Freedom Convoy", è stata arrestata in Alberta per aver violato le condizioni per la sua libertà su cauzione poste dal tribunale. È quanto afferma la polizia di Ottawa. L’arresto è stato confermato da Eric Granger, uno dei suoi avvocati che ha detto di essere in attesa di ulteriori dettagli. Keith Wilson, un altro avvocato che ha difeso Lich ha postato su Twitter che “l’eroina del Freedom Convoy” è stata fermata dalla Royal Canadian Mounted Police a Medicine Hat, in Alberta, dove vive.
Pochi sono i dettagli sul nuovo arresto di Tamara Lich, tante le speculazioni anche se prende sempre più forza l’ipotesi che possa essere correlato al suo viaggio a Toronto per accettare il George Jonas Freedom Award.
Una foto che ritrae Lich durante l'evento del 16 giugno assieme all’ex ufficiale militare Tom Marazzo, che è stato tra i leader della manifestazione di Ottawa contro le restrizioni per il Covid-19, è stata postata su Facebook.
Questo è il secondo arresto per la Lich. Un giudice ha inizialmente negato alla donna la libertà su cauzione dopo il suo arresto durante la massiccia protesta che a febbraio ha messo a ferro e fuoco la capitale per più di tre settimane ma Lich è stata rilasciata a marzo dopo una revisione della decisione del tribunale.
La donna, che è stata una delle prime leader del movimento Wexit, in seguito divenuto il Wildrose Independence Party of Alberta, è stata rilasciata con un lungo elenco di condizioni da rispettare, incluso il divieto di usare tutti i social media, l'ordine di non organizzare alcun tipo di protesta e di non "dare il suo sostegno a nulla relativo al Freedom Convoy" e quello di non avere contatti con molti dei leader che hanno guidato la protesta dei camionisti ad Ottawa. "Non siamo a conoscenza di nulla che possa aver provocato il suo fermo e siamo sorpresi da questo sviluppo, vista la recente udienza di revisione della cauzione in Ontario, dove il record positivo della signora Lich per aver rispettato le sue condizioni è stato uno dei motivi per cui alcune delle sue condizioni erano allentate ”, ha scritto l’avvocato Granger in una e-mail.
Il mese scorso, giudice della Corte superiore dell'Ontario Kevin Phillips ha deciso che Lich poteva rimanere in libertà fino al suo processo non accogliendo la richiesta di rimandarla dietro le sbarre del pubblico ministero secondo il quale “aveva violato una delle sue condizioni di libertà su cauzione accettando un premio per la sua leadership durante la protesta di Ottawa”.
Phillips ha giustificato la sua decisione dicendo che dal momento che Lich aveva “seguito le sue condizioni di libertà su cauzione e aveva già provato "la prigione" il suo rischio di recidiva era molto basso. A giugno, però, la leader del Freedom Convoy è giunta a Toronto per ritirare il premio ed ha concluso il suo discorso dicendo “Gloria alla libertà, gloria al Canada”.
Intanto Ottawa si sta preparando a un altro giro di proteste il cui inizio è previsto in concomitanza con il Canada Day. I Veterans for Freedom - organizzazione gemella del Freedom Convoy - giungerà nella capitale per protestare contro le rimanenti restrizioni vaccinali in vigore. Il sindaco Jim Watson e la polizia della città rassicurano però i residenti: “Questa volta non ci troveranno impreparati”, dicono.