Canada

Più della metà dei canadesi
vuole un altro leader
del Partito Liberale

TORONTO – Il Partito Liberale dovrebbe darsi una nuova leadership prima delle prossime elezioni. È quanto pensa poco più di un canadese su due, secondo l’ultimo sondaggio pubblicato dalla Nanos, nel quale si mette in luce come sia crollata la fiducia dell’elettorato canadese nei confronti del primo ministro Justin Trudeau (nella foto sopra). Stando all’indagine demoscopica presentata ieri, il 51 per cento degli intervistati vuole il passo indietro di Trudeau prima del ritorno alle urne previsto nel 2025. Di contro, solamente il 25 per cento del campione ritiene che il primo ministro debba rimanere in sella fino alle prossime elezioni e guidare ancora una volta i liberali alle votazioni federali. Oltre a questo il 17 per cento degli intervistati si dice insicuro mentre il restante 7 per cento afferma di non avere preferenze particolari.

A livello geografico, il sondaggio della Nanos mette in luce ancora una volta come il livello di gradimento verso l’attuale primo ministro sia a minimi termini soprattutto in Alberta, Manitoba e Saskatchewan. Nelle Praterie, infatti, è nettamente maggioritaria l’idea che il leader liberale dopo otto anni al potere debba farsi da parte e permettere a una nuova classe dirigente di prendere in mano le redini del partito. In queste tre province il 58 per cento degli intervistati vuole le dimissioni di Trudeau, mentre solo il 19 per cento afferma che il leader liberale dovrebbe rimanere in carica almeno fino alle prossime consultazioni elettorali.

Ma a differenza degli altri ultimi sondaggi, quello della Nanos ci permette di capire come il malessere e il malcontento verso Trudeau sia sostanzialmente diffuso in tutto il Paese. Nelle province atlantiche, da sempre roccaforte del Partito Liberale e serbatoio di voti grit, il 56 per cento del campione vuole il passo indietro di Trudeau. Allo stesso modo, in British Columbia a volere un ricambio nella leadership del Partito Liberale è il 50,2 per cento degli intervistati.

La situazione è leggermente migliore in Ontario e in Quebec, anche se in questo caso l’elettorato continua a essere spaccato sul giudizio nei confronti del primo ministro: nella nostra provincia a volere un cambio della leadership è il 47,6 per cento del campione, nella provincia francofona il passaggio di testimone alla guida dei liberali è auspicato dal 48,8 per cento degli intervistati.

Il sondaggio è stato condotto in tutto il Canada su un campione di 1.021 persone. Trudeau è stato alla guida del Partito liberale per quasi 10 anni ed è stato primo ministro dal 2015. Suo padre, Pierre Trudeau, fu leader liberale per 16 anni, mentre Mackenzie King guidò il partito per 29, dal 1919 al 1948.

Nik Nanos, presidente di Nanos Research, ha detto che le persone stanche di Trudeau come primo ministro sono parte del motivo per cui alcuni vogliono un volto nuovo. “Ogni primo ministro in ogni partito ha una data di scadenza”, ha ribadito. “Il segreto della longevità e del successo è rifare e rinnovare continuamente la tua visione.”

Il sondaggio ha anche rilevato che 3 persone su 10 vogliono dare a Poilievre la possibilità di guidare i conservatori alle elezioni generali, ma molti più uomini che donne vorrebbero che rimanesse.

Solo il 22% delle donne pensa che Poilievre, che è diventato leader del partito a settembre, dovrebbe essere il volto dei conservatori nelle prossime elezioni, rispetto al 39% degli uomini.

Il sondaggio, che ha un margine di errore del 3,1 per cento, 19 volte su 20, ha rilevato che Poilievre ha molto più sostegno nel Saskatchewan e nel Manitoba che nelle province più popolose dell’Ontario e del Quebec.

Il 47 per cento degli intervistati nelle praterie pensa che i conservatori dovrebbero mantenere Poilievre al timone fino alle elezioni.

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