Canada

Minaccia Omicron,
il governo Ford
di fronte a un bivio

TORONTO – Governo Ford al bivio di fronte alla minaccia rappresentata da Omicron. Dopo alcuni mesi di relativa tregua, la pandemia di Covid-19 ha ripreso a correre come non mai in Canada, in Ontario e nel resto del mondo a causa del nuovo ceppo che si sta dimostrando più contagioso e più pericoloso dei precedenti.

La situazione è velocemente deteriorata in Ontario: ieri abbiamo superato quota 2.400 nei nuovi casi giornalieri, le scuole registrano ogni giorno nuovi record di contagi e di chiusure, Adalsteinn Brown, preside della University of Toronto’s Dalla Lana School of Public Health e componente del Comitato Tecnico scientifico ha ammesso che “quella in arrivo potrebbe essere la peggiore ondata della pandemia”.

Il quadro epidemiologico in provincia ha segnato un netto peggioramento nel giro di pochi giorni, con Omicron capace di avere un tasso di trasmissione record di 4,42 – ogni infettato ne contagia almeno quattro – e con il nuovo ceppo destinato a soppiantare Delta e a diventare la variante dominante.

Il governo provinciale, per ora, continua a predicare prudenza e non ha intenzione – almeno fino a questo momento – di riattivare nuove restrizioni, se si esclude l’abbassamento della capienza per le strutture che possono ospitare più di mille persone.

Allo stesso tempo avremo un’accelerazione sulla somministrazione della terza dose a tutti i maggiorenni a partire da lunedì.

È ovvio che tutto questo non basta. Nel resto del mondo ci si prepara al peggio: a Londra – ieri record di contagi e morti – si torna a parlare di lockdown, in Germania si va avanti con la proposta di legge sull’obbligatorietà del vaccino per tutti i cittadini, in Italia vengono attivate restrizioni a seconda del sistema a colori per ogni singola Regione.

Appare del tutto evidente che le scuole in Ontario sono destinate a rimanere chiuse dopo la fine delle vacanze natalizie: probabilmente si ritornerà alla didattica a distanza, resta da capire per quanto tempo. Il premier Ford in questo momento deve fare una scelta di campo: agire subito – con l’attivazione di nuove misure restrittive – o aspettare col rischio che questa nuova ondata sia più travolgente rispetto alle precedenti.

Sono tante le ipotesi al vaglio dell’esecutivo: dalla riduzione significativa della capienza nei negozi e nei ristoranti, così come nelle attività sportive e ricreative, fino a un potenziale nuovo lockdown, con la chiusura dei negozi non essenziali come abbiamo già visto durante la prima e la seconda ondata della pandemia.

Per ora Ford prende tempo verso quest’ultima ipotesi, giudicata troppo penalizzante verso i comparti produttivi che hanno già sofferto il peso maggiore dell’emergenza Covid.

La strategia dell’esecutivo è chiara: accelerare sulla terza dose – chiave di volta per arginare Omicron, capace di aggirare le difese garantite dalle due dosi – e proteggere le fasce più deboli della popolazione.

La comunità scientifica canadese, che non ragiona con i tempi della politica, chiede misure più drastiche e lancia un appello a tutti i cittadini, anche in vista del Natale: evitare assembramenti con troppe persone, mantenere la distanza sociale, usare sempre e correttamente la mascherina.

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