TORONTO - La tragica morte di Edward Lake, padre dei tre bambini uccisi in un incidente da Marco Muzzo nel 2015, ha risvegliato dolore e rabbia in tutta la comunità. Da un lato c’è chi desidera che il cognome della famiglia Muzzo venga rimosso dagli ospedali che da questa hanno ricevuto donazioni milionarie - due sono le petizioni su change.org - dall’altro c’è chi torna a chiedere pene più severe per chi si mette al volante ubriaco e semina morte.
Molti organi di informazioni, come Cp24 o Global News, hanno invece impiegato le proprie energie per scoprire ulteriori dettagli su quanto accaduto a Lake il giorno prima di morire. Quel che è stato dichiarato dalla polizia di Peel nelle ore in cui la notizia della morte è divenuta di dominio pubblico, è che gli agenti si sono recati nella casa di Lake per un “litigio” e che è poi scoppiato un battibecco tra l’uomo e i poliziotti che hanno quindi utilizzato un taser. Lake è stato accusato di aggressione, trasportato in ospedale e poi dimesso. "Sebbene non vi fosse alcuna indicazione che la chiamata fosse direttamente correlata alla salute mentale, gli agenti che hanno partecipato sono stati opportunamente informati della storia del signor Lake", ha detto la portavoce della Peel Regional Police Heather Cannon.
Nel frattempo continuano a salire senza sosta le firme per far rimuovere il nome Muzzo da vari ospedali. La petizione lanciata da Daniela Palma ha superato le 2.500 firme, quella di Barbara Anne Smith si avvicina alle 10mila adesioni.
Intanto sui social media le persone postano sia messaggi di affetto verso Jennifer Neville-Lake, madre di Daniel, Harrison e Milly e moglie di Edward Lake, che di rabbia verso chi ha causato con il suo comportamento irresponsabile la tragedia. “Non riesco ancora a crederci. Una perdita così non è facile da superare”, “Sono convinta che quest’uomo è morto di crepacuore”, “Spero che adesso possa riposare in pace. Intanto l’assassino è in libertà”. Ed ancora “Marco Muzzo ha distrutto una famiglia intera. Quando sei ricco puoi fare quello che vuoi senza pagarne le conseguenze”.
E di conseguenze, invece, per la famiglia Neville-Lake ce ne sono state tante dopo la morte dei suoi bambini e dopo aver appreso della piena libertà vigilata concessa a Marco Muzzo nel febbraio del 2021. "Sono arrabbiato perché i miei figli non hanno mai avuto la possibilità di crescere - ha detto all’udienza Lake - mi sveglio ogni giorno piangendo. Soffro di depressione ed ho pensieri suicidi, mi sento perso, mi sento distrutto. È spaventoso quando desideri un abbraccio dai tuoi figli e loro non ci sono più".
Parole, queste, che si commentano da sole. Che fanno ben immaginare come sia stata la vita di Jennifer ed Edward Lake, che danno la misura di come il silenzio che improvvisamente è calato tra le mura della loro casa sia stato difficile da sopportare. Edward Lake il giorno della festa del papà - una semplice coincidenza? - ha deciso di farla finita con la sua vita. Ma in questi giorni c’è chi si prodiga per scoprire cose di poco conto di fronte alla storia di questa sfortunata famiglia.