TORONTO - Calabria, seguita nell’ordine dal Lazio e dalla Campania. Sono queste tre le principali regioni di origine dei circa 140mila italiani residenti in Canada sulla base dell’iscrizione all’Aire.
I dati, presenti nel “Rapporto Italiani nel Mondo 2018. della Fondazione Migrantes, confermano una tendenza che si è consolidata nel tempo ma che - sorprendentemente - si discosta e anche di parecchio dalla mappatura del più ampio fenomeno migratorio nel resto del mondo.
Tuttavia nell’analizzare questi dati, a scanso di equivoci, è doveroso fare una precisazione. I numeri riportati dalla Fondazione Migrantes tengono conto solamente degli italiani iscritti all’Aire che, secondo gli ultimi calcoli, rappresentano appena il 10 per cento del totale degli italocanadesi.
Allo stesso tempo, però, l’analisi comparativa presente nel rapporto fornisce un’istantanea sostanzialmente oggettiva applicabile all’intero fenomeno migratorio italiano in Canada.
Stando a quanto riportato nel documento, sono ben 26.218 i calabresi residenti in Canada. La seconda regione maggiormente rappresentata nel nostro Paese è nel nostro Paese è il Lazio con 15.632 iscritti all’Aire, mentre a completare il podio è la Campania a quota 13.712.
Al quarto posto troviamo l’Abruzzo (12.920), seguito nell’ordine dalla Sicilia (12.648), dal Molise (11.985), dal Veneto (9.970) e dalla Puglia (9.414). Si conferma al nono posto, nettamente distanziato, il Friuli Venezia Giulia (6.616 iscritti all’Aire), tallonato dalla Lombardia (5.361).
Poi dal punto di vista numerico troviamo un grosso gap, con le Marche (2.983), la Basilicata (2.564), il Piemonte (2.481), la Toscana (2.311) e l’Emilia Romagna (2.167). Al sedicesimo posto c’è la Liguria (1.247), seguita dal Trentino Alto Adige (1.192), dalla Sardegna (694), dall’Umbria (530) e dal fanalino di coda Valle D’Aosta (89).
Ma il Rapporto Migrantes ci offre anche un altro prezioso strumento che ci permette di inquadrare con maggiore precisione e puntualità il fenomeno migratorio italiano: i dati dell’emigrazione dal Belpaese verso tutto il mondo. Ecco allora che in questo caso la regione a fare la parte del leone è la Sicilia, con 755.947 iscritti all’Aire.
Seguono, nettamente distaccate, la Campania con 495.890 e la Lombardia a quota 437.022. Le tendenze migratorie che hanno caratterizzato questa regione sono piuttosto recenti, con 101mila lombardi emigrati in Svizzera e con comunità molto numerose in Francia, Inghilterra e Germania.
A livello globale al quarto posto troviamo il Lazio (450.847), quindi il Veneto (407.151), la Calabria (405.732), la Puglia (356.095), il Piemonte (281.131) e l’Emilia Romagna (193.845).
Ad occupare la decima posizione è l’Abruzzo con 185.757 iscritti all’Aire, seguito dal Friuli Venezia Giulia (179.989), dalla Toscana (169.381), dalla Liguria (141.249), dalle Marche (139.840) e dalla Basilicata (128.263).
A chiudere la graduatoria sono la Sardegna (117.668), il Trentino Alto Adige (100.955), il Molise (87.684), l’Umbria (37.873) e la Valle D’Aosta (6.150).
Nel rapporto, infine, viene messo in luce come negli ultimi anni vari Paesi, che non rientrano nella cerchia delle Nazioni tradizionalmente meta dell’emigrazione italiana, abbiano visto un incremento degli arrivi dal Belpaese. Cresce, ad esempio, la comunità italiana in Sudafrica, che ha raggiunto quota 34.350 iscritti all’Aire.
Sempre più numerosa la presenza italiana anche in Lussemburgo (28.619), in Croazia (15.992), in Irlanda (15.870), in Svezia (13.211) e in Grecia (11.872).