Canada

Inflazione alle stelle:
costo della vita
mai così alto dal 1991

TORONTO – Il costo della vita nel nostro Paese raggiunge livelli record. La conferma è arrivata ieri dal rapporto mensile di Statistics Canada, che ci regala un’istantanea tutt’altro che confortante. Secondo l’Agenzia nazionale di statistica canadese, a marzo il tasso d’inflazione è salito del 6,7 per cento. Un aumento che, su base annua, non avevamo nel nostro Paese dal lontano 1991. Bisogna sottolineare come quanto sta accadendo in Canada sia un fenomeno globale. In Italia, ad esempio, l’inflazione secondo l’Istat ha raggiunto quota 5,7 per cento: anche in questo caso per trovare un aumento annuo così consistente bisogna andare indietro di 31 anni. Negli Stati Uniti l’aumento del costo della vita è ormai fuori controllo: l’ultimo dato disponibile, quello di febbraio, parla di un’impennata dell’8,5 per cento, il valore massimo registrato negli States addirittura dal 1981.

In Canada ad alimentare gran parte dell’aumento a marzo sono stati i prezzi più alti alle pompe: il costo della benzina è aumentato del 39,8 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Ma il caro carburante è solo una casella di questo complicatissimo puzzle, perché secondo StatsCan a subire un repentino aumento del prezzo sono stati un po’ tutti beni di consumo presenti nel paniere nazionale per il calcolo dell’inflazione.

Stando al rapporto mensile di Statistics Canada, l’indice dei prezzi al consumo sarebbe aumentato del 5,5 per cento su base annua con l’esclusione della benzina.

L’agenzia ha osservato che le pressioni sui prezzi sono rimaste diffuse a marzo sulla scia del mercato immobiliare del paese – che è destinato a crescere anche nei prossimi mesi – dei vincoli della catena di approvvigionamento e della guerra in Ucraina che ha influenzato i prezzi del petrolio e del cibo.

Secondo StatsCan i costi di sostituzione dei proprietari di case, che includono i prezzi per i prezzi delle nuove case, sono aumentati del 12,9 per cento su base annua a marzo.

I beni alimentari – altra nota dolente del rapporto – sono aumentati dell’8,7 per cento, il tasso annuale più veloce dal marzo 2009, aiutato dal più grande aumento annuale dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari e delle uova dal febbraio 1983.

L’invasione russa dell’Ucraina ha provocato il repentino aumento dei prezzi della pasta e dei cereali, questi ultimi in crescita al ritmo annuale più veloce dal giugno 1990, con la Russia e l’Ucraina che sono i principali esportatori di grano.

A livello provinciale, Statistics Canada ha affermato che la crescita è stata più pronunciata nelle P.E.I, dove i prezzi sono aumentati dell’8,9 per cento.

A rimetterci, ovviamente, è il potere d’acquisto dei consumatori: nello stesso periodo preso in esame dal rapporto, i salari orari medi sono aumentati del 3,4 per cento. Insomma, il peso dell’inflazione ricade ancora una volta sulle famiglie canadesi.

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