Canada

In memoria di Severino Martelluzzi

TORONTO –  Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere Severino in questi ultimi 15 anni, inizialmente per motivi di lavoro e poi sempre più come amico. La notizia della sua scomparsa ha lasciato una grande tristezza nel mio cuore e nel cuore di tutti quelli che lo hanno conosciuto.

Severino, come Corrispondente Consolare, ha aiutato innumerevoli persone della comunità italiana di Toronto nelle loro pratiche consolari, dando sempre un consiglio, un parere, un supporto umano oltre al disbrigo delle pratiche burocratiche.

Sono certo che lo stesso cordoglio è condiviso da tutti i dipendenti del Consolato Italiano, che per anni ha visitato regolarmente per motivi professionali ma anche come amico e pilastro della comunità italiana.

Il suo supporto e il suo grande cuore sono stati dedicati a tutti gli italiani di Toronto, ma in modo particolare ai cittadini della sua Veroli, l’amato paese della Ciociaria di cui conservava sempre un attaccamento fortissimo e una grande nostalgia. Un attaccamento che si è tramutato in tanti anni di impegno per i Verolani di Toronto e per la loro associazione.

Ringrazio il Corriere Canadese e l’On. Joe Volpe, che anch’egli conosceva e apprezzava l’amico Severino, per avermi permesso di esprimere sul giornale il comune cordoglio e le condoglianze alla sua famiglia.

Severino era un galantuomo d’altri tempi, uno la cui parola valeva più di un contratto scritto, uno per cui l’amicizia e il rispetto venivano prima di ogni altra cosa. Ma pur in questa fermezza d’animo, Severino era un uomo gioviale, sempre pronto alla battuta, sempre disposto a farsi una chiacchierata con gli amici. E non ci voleva poi molto a diventare amico di Severino , perché la sua onestà, il suo umorismo erano contagiosi.

Severino è stato un uomo di principi e un uomo che ha sempre detto ciò che pensava e ciò che riteneva giusto, senza nascondersi dietro all’ipocrisia o agli interessi personali. Era un libro aperto, nel quale si potevano leggere doti e qualità che al giorno d’oggi sono sempre più rare.

Rinnovando le mie condoglianze alla sua famiglia, gli auguro di essere passato a una vita migliore, che non conosce l’assillo e il dolore della malattia. Grazie Severino, per le lezioni di umanità e di schiettezza che ci hai dato e mi hai dato. Non le dimenticherò e rimarrò sempre fiero e orgoglioso di essere stato tuo amico.

Roberto Arcangeli

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